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Tumore al seno, 43 donne modelle per una sera
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Tumore al seno, 43 donne modelle per una sera

43 donne dai 26 ai 73 anni hanno sfilato sabato sera 10 luglio 2021 in Piazzale Burchiellati a Treviso mostrando tutta la loro femminilità e soprattutto forza. Ad accomunarle la malattia del tumore al seno che hanno affrontato, e qualcuna di loro sta ancora affrontando, tanto da sfilare in passerella con la parrucca e togliersela al momento dell'abbraccio emozionante con le amiche. È stata una festa quella che si è svolta nell'ambito della due giorni di Treviso in Rosa. La prima edizione si era svolta a Monastier, lo scorso anno, quando sulla passerella del Park Hotel Villa Fiorita erano scese anche le Trifoglio Rosa di Mestre. Quest'anno le donne di Cafè Coraggio, Akea Rosa e Stella Polare, con il supporto della Lilt di Treviso, della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier e di Un Giro in Piazza di Monastier hanno accettato l'invito del Comune di Treviso e con il prezioso aiuto delle energiche Michela Bardi, Doris Feltrin, Giuliana Menegaldo e dell'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Treviso Gloria Tessarolo è approdata in piazzale Burchiellati di fronte a quasi 450 persone che rigorosamente munite di mascherina e distanziate hanno applaudito le modelle speciali vestite e truccate dai negozi del centro storico.

Le abbiamo viste prepararsi per settimane, anche nel piazzale della nostra nuova sede in via Venzone - racconta Nelly Raisi Mantovani Vice Presidente della Lilt di Treviso presente con Rita De Mattia. “Hanno sfilato per loro ma anche per tutti noi visto che l’intero ricavato andrà alla Lilt per l’acquisto di strumentazione per la palestra riabilitativa che servirà all’intera popolazione del territorio”.

Un entusiasmo contagioso che queste donne, dopo Monastier, hanno voluto portare anche a Treviso per dimostrare che la malattia non toglie la propria femminilità ma anzi la rafforza - ha commentato Matteo Geretto Responsabile Sviluppo e Comunicazione della Casa di Cura “Giovanni XXIII” presente con l’amministratore delegato della struttura Gabriele Geretto ed Emanuela Calvani.

A presentare la serata, per il secondo anno consecutivo, Alessandro Bevilacqua.

Una serata ricca di emozione che ci consente gradualmente di tornare alla normalità e riaffermare l'importanza dei temi sociali” ha detto in apertura l’assessore Gloria Tessarolo. Tra gli ospiti d'onore, oltre alla delegata del Prefetto di Treviso Paola De Palma e alla delegata della Provincia Emanuela Parchi, anche Caroline Smith, anche lei una donna in rosa che ha affrontato la malattia. “È dal 2015 che sto combattendo contro il tumore. Sono andata in televisione anche per abbattere il tabù della vergogna di cui molte donne sono ancora vittima”.
Presente,  anche il sindaco di Treviso Mario Conte che emozionato ha voluto ricordare anche Eugenio Zanon, capo tecnico radiologo del “Giovanni XXIII” e Vittorio Zanini recentemente scomparsi "Avrebbero voluto essere qui con noi ma sono certo che ci stanno guardando da lassù".

“Il tumore al seno - ha detto il dottor Paolo Burelli Direttore della Brest Unit della ULSS 2 - rappresenta in Veneto il 40% di tutti i tumori femminili

Ed è, nella donna, la prima causa di morte per ogni fascia di età - ha ribadito il Primario di Senologia della Giovanni XXIII Roberto Busolin. - È anche vero che è il tipo di malattia più studiata e che beneficia maggiormente di quelli che sono i vantaggi di tecniche che migliorano costantemente sia nell'ambito chirurgico, sia nell'ambito ricostruttivo sia in quello diagnostico” ha concluso Busolin.

“Essenziale è fare prevenzione - ha ribadito il dottor Bernardino Spaliviero radiologo senologo del Giovanni XXIII - Sottoporsi alla mammografia ogni anno dopo i 40 anni e se la mammella è densa è importante anche l'esame diagnostico con l'ecografia. Se le due cose insieme evidenziano un qualcosa che non va bene bisogna decidere se fare un ulteriore step diagnostico come la risonanza magnetica con il mezzo di contrasto oppure un campionamento istologico o, a seconda dei casi,  sotto guida ecografica, o sotto guida radiologica mammografica o sotto guida di risonanza magnetica”.

Molti i medici sabato sera in piazzale Burchiellati che di solito sono abituati ad incontrare le pazienti in una camera di ospedale.

Ho avuto il privilegio di andarle a salutare in camerino e mi hanno emozionata. Mi ha stupito il loro coraggio, la loro energia e soprattutto con quanta forza riescono e sono riuscite a superare il momento mettendosi anche in discussione”. Ha commentato la dottoressa Monica Baldessin chirurgo senologo della Casa di Cura di Monastier.

Iniziative come queste fanno bene all'umore delle donne che già hanno avuto questo problema. Ma anche per far capire a tutti che il problema esiste e che bisogna fare prevenzione ed educazione sanitaria” ha concluso il dottor Pasquale Piazzola Chirurgo della Senologia del “Giovanni XXIII” presente al completo per supportare le “proprie donne” in passerella.

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