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Aggiornamento 4.0 robot Mako e protesi in titanio 3D
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Aggiornamento 4.0 robot Mako e protesi in titanio 3D

Enrico Andreoli, giurista sanitario 

La Clinica San Francesco di Verona, del gruppo Garofalo Health Care, conquista due nuovi primati nazionali.

Il dottor Piergiuseppe Perazzini, responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia e pioniere della chirurgia ortopedica robotica, è il primo ad introdurre in Italia l’aggiornamento 4.0 del software del robot Mako che assiste il chirurgo nell’impianto della protesi d’anca basato su TAC 3D ma con nuove funzioni di pianificazione.

Il sistema robotico aggiornato consente una “personalizzazione” immediata dell’intervento protesico, con notevoli vantaggi per il paziente grazie alla valutazione di parametri assolutamente sconosciuti o non valutabili nella chirurgia protesica tradizionale, come ad esempio il “Tilt Pelvico”, il cambiamento della posizione del bacino, e quindi dell’impianto protesico, nel passaggio dalla posizione seduta a quella eretta; o il “Range of Motion Virtuale”, ossia la simulazione virtuale del movimento della componente protesica femorale durante l’intervento. Un aggiornamento che consente di aumentare la stabilità della protesi che restituisce i parametri utili per ricostruire una perfetta geometria articolare riducendo notevolmente gli interventi chirurgici di revisione degli impianti.

A dieci anni dall’introduzione in Italia della chirurgia ortopedica robotica per protesi, della quale è stata l’artefice, la Clinica è il primo centro in Italia e tra i primi in Europa ad utilizzare questo sistema, un aggiornamento - per concludere - del sistema Smart Robotics molto sofisticato che permette di analizzare in anteprima i punti di conflitto determinati dal posizionamento delle componenti protesiche e di effettuare nel corso dell’intervento tutte le necessarie modifiche per evitarli.

«Oltre ai vantaggi per il paziente, legati a una riduzione dell’instabilità protesica, questi parametri consentono di ricostruire una perfetta geometria articolare con effetti positivi sulla naturale usura dell’impianto nel tempo – dichiara il dottor Perazzini -. Il nuovo sistema consentirà anche di ridurre notevolmente gli interventi chirurgici di revisione, che si verificano tra il 20%-30% dei casi a seguito di interventi di chirurgia protesica tradizionale. Anche il programma riabilitativo si riduce sensibilmente per effetto dell’ottimizzazione dell’efficienza dei gruppi muscolari che lavorano sull’anca, resa più stabile nella fase post-operatoria. Con la previsione, grazie all’innovazione continua nella robotica, di riuscire ad applicare in futuro protesi a tutte le articolazioni umane: dalla spalla fino alla caviglia”.

La seconda grande novità della struttura del gruppo GHC è rappresentata dalle protesi in titanio realizzate con una tecnica di produzione 3D.  

Si tratta di componenti acetabolari in titanio ‘customizzate’ (fatte su misura sulla base di una TAC 3D). La tecnologia di produzione 3D consente di ottenere una superficie porosa, progettata per mimare le complesse caratteristiche dell’osso e promuovere una fissazione biologica a lungo termine.

La Clinica San Francesco è struttura di riferimento per la Regione Veneto per la chirurgia ortopedica robotica oltre che centro di formazione di Ortopedia Robotica Europea (“C.O.R.E.”) con un’intensa attività di training per chirurghi provenienti da tutta Europa.

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