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Raggiunte le 1.000 protesi d’anca con la chirurgia robotica
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Raggiunte le 1.000 protesi d’anca con la chirurgia robotica

Enrico Andreoli, giurista sanitario

La Clinica San Francesco di Verona consolida il proprio primato nell’ambito della chirurgia robotica. Nello scorso mese di ottobre lo staff diretto dal dottor Piergiuseppe Perazzini, Responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia, ha difatti raggiunto il numero di 1.000 interventi di protesi d’anca realizzati con la procedura robotizzata.
Il dottor Perazzini è il pioniere europeo di tale metodica, avendola introdotta per primo nel Vecchio Continente (e secondo al mondo dopo gli Stati Uniti) nel dicembre 2012 e, ad oggi, in Italia è colui che detiene il più alto numero di interventi di protesi d’anca (oltre che di ginocchio) con il robot Mako.
L’innovativa metodica, introdotta negli USA, era stata appresa ed acquisita dal dott. Perazzini presso il Centro di Chirurgia Robotica dell’azienda Mako di Fort Lauderdale e la clinica ortopedica diretta dal Dott. Jon Dounchis a Naples, entrambe in Florida. La tecnica riduce al minimo il margine di errore nel posizionamento della protesi, principale causa di instabilità e di lussazioni, con frequente necessità di reintervento. Ciò consente di raggiungere un’elevata precisione chirurgica, permettendo così un corretto funzionamento biomeccanico dell’impianto.
La competenza e la lunga esperienza del dottor Perazzini lo hanno fatto diventare il massimo esperto del settore a cui i colleghi italiani ed europei si rivolgono per apprendere nel dettaglio la procedura robotica attraverso laboratori tecnici, live surgery e lezioni frontali.
Una nomea che ha permesso alla Clinica di divenire nel 2013 CORE (Centro di Ortopedia Robotica Europeo) e nel 2019 “Struttura di riferimento per la chirurgia robotica ortopedica” della Regione Veneto.
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