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Senato. Via libera al DL Fiscale
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Senato. Via libera al DL Fiscale

Giovedì 7 dicembre u.s. con 87 voti favorevoli, l'Aula del Senato ha approvato il DL Fiscale. Il testo passa ora alla Camera per l'approvazione definitiva entro il 17 dicembre.

Giovedì 7 dicembre, con 87 voti favorevoli, l'Aula del Senato ha approvato il DL Fiscale ("Conversione in legge del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili" A.S. 912). 

Il decreto passa ora alla Camera per l'approvazione definitiva entro il 17 dicembre.

Si segnala che nel corso della seduta sono stati presentati e votati alcuni Ordini del Giorno di potenziale interesse.  

Nello specifico, risulta approvato l'OdG G5.0.300, (già em. 5.0.300), a prima firma Pirro (M5S), in materia di istituzione di un fondo per dispositivi medici innovativi. In particolare, si impegna il Governo a istituire uno specifico Fondo nazionale per l'acquisto dei dispositivi medici innovativi che rispondono a esigenze mediche non soddisfatte per il concorso al rimborso alle Regioni per l'acquisto di dispositivi medici che abbiano dimostrato di possedere specifiche caratteristiche, in base a valutazioni di Health Technology Assessment elaborate dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali.

Risulta, invece, respinto l'Ordine del Giorno G22.300, a prima firma Turco (M5S), che impegna il Governo a valutare, anche con un intervento di carattere normativo, la modifica dell'articolo 8-quater comma 3, lettera b), del d.lgs. n. 502/1992, al fine di stabilire che il criterio della soglia minima di efficienza per l'accesso all'accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie private, deve essere conseguito da parte delle strutture sanitarie o in forma singola o in forma aggregata.

In aggiunta, è stato presentato ma non posto in votazione l'OdG G1.1, a prima firma Malan (FdI), che impegna il Governo intervenire a tutela delle aspettative pensionistiche del personale della sanità.

Inoltre, sono stati presentati circa 110 emendamenti. Non risultano essere stati approvati emendamenti di diretto interesse. 

Sono state, invece, respinte le seguenti proposte emendantive

  • 17-ter.0.301, a prima firma Lorenzi (PD) che estendeva anche per il 2024 l'utilizzo del Fondo per l'Alzheimer e le demenze; 
  • 17-ter.0.302, a prima firma Zambito (PD) che prevedeva l'incremento del Fondo per le non autosufficienze. 

Per completezza d'informazione si riportano di seguito le disposizioni di potenziale interesse riferite all'art.9:

  • i commi 1 e 2 danno attuazione all’accordo tra il Governo e la Regione siciliana in materia finanziaria. In particolare, il comma 1 attribuisce alla Regione Sicilia 300 milioni di euro per il 2023 come contributo statale come aumento della quota di partecipazione alla spesa sanitaria di spettanza regionale. Il comma 2, invece, modifica la disciplina dettata dalla legge di bilancio 2023 che consente alla Regione siciliana la dilazione del ripiano del disavanzo accertato nel 2018; 
     
  • il comma 8, consente alle Regioni sottoposte a piani di rientro dal disavanzo sanitario, in presenza di alcune condizioni finanziarie, di destinare il gettito derivante dalla massimizzazione delle maggiorazioni delle aliquote dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell’addizionale regionale all’Irpef, ove scattate automaticamente, alla copertura del disavanzo di amministrazione diverso da quello sanitario; 
  • il comma 9, modificato dalla Commissione Bilancio in sede referente, prevede che le Regioni determinino il finanziamento dei propri enti sanitari, in modo da assegnare le relative quote con uno o più atti deliberativi, ivi comprese eventuali rimodulazioni del finanziamento fra gli enti stessi. Si introduce, inoltre, il principio dell’autonomia imprenditoriale degli enti sanitari che giuridicamente rivestono le forme di organismi pubblici economici (Asl, Aziende ospedaliere, Irccs pubblici e Aou). Nello specifico, si prevede che l'autonomia imprenditoriale sia attuata entro i limiti della normativa vigente per il coordinamento della finanza pubblica e per la garanzia dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea).

 

QUI il resoconto. 

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