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Programmazione delle azioni regionali in materia sanitaria connesse all’emergenza COVID-19
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Programmazione delle azioni regionali in materia sanitaria connesse all’emergenza COVID-19

Roberto Manente, Direttore della Sede regionale

Come noto, con il DL 34/2020 denominato “Decreto Rilancio” (nota AIOP Nazionale n 150 del 27 maggio u.s.) sono state introdotte importanti misure volte a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, con particolare riferimento alla fase di progressivo allentamento delle misure di distanziamento sociale e graduale ripresa delle attività.
In attuazione delle disposizioni previste dal decreto-legge, la Regione Veneto ha adottato la DGR 782 del 16 giugno 2020, con cui è stata approntata una nuova organizzazione dell’assistenza sanitaria, ospedaliera e territoriale, ritenuta necessaria qualora dovesse ripresentarsi una emergenza da Coronavirus.

Il provvedimento regionale si articola attraverso:
- il potenziamento dell’assistenza territoriale con l’implementazione dell’assistenza domiciliare, una maggiore funzionalità delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), il coordinamento da parte delle Centrali Operative Territoriali (COT) per il raccordo tra servizi ospedalieri, territoriali e di prevenzione, il potenziamento delle cure primarie e lo sviluppo della figura dell’infermiere di famiglia;
- il piano di potenziamento dei dipartimenti di prevenzione rafforzando l’organizzazione per la gestione delle emergenze di salute pubblica;
- il piano di sorveglianza per le strutture residenziali per non autosufficienti articolato su tre livelli. Nel primo livello (Sorveglianza Ordinaria) viene individuata la figura del “direttore sanitario di Centro di servizi per personale anziane non autosufficienti” che avrà la responsabilità ed il compito di curare gli aspetti igienico organizzativi in ambito sanitario a garanzia del sistema delle unità di offerta presenti nelle RSA. Nel secondo livello (Sorveglianza con epidemia in atto) viene prevista una strategia organizzativa per definire un apposito “piano di sanità pubblica” per le RSA attraverso l’isolamento dei pazienti, la gestione dei DPI, la gestione del personale. Nel terzo livello (Sorveglianza in situazione di particolare criticità dell’epidemia) è individuato un piano straordinario d’azione per gestire situazioni di contagio all’interno dei Centri Servizi e la previsione di individuare strutture residenziali dedicate ed un sovrintendente sanitario provinciale per l’emergenza Covid-19;
- la determinazione del fabbisogno del personale in conseguenza del potenziamento delle terapie intensive e sub intensive, dei servizi territoriali e di emergenza territoriale;
- il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza COVID-19, il quale integra il precedente piano emergenziale regionale (DGR 522/2020) individuando tre tipologie di strutture ospedaliere per l’accoglienza di pazienti COVID-19, implementando i posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, ristrutturando l’organizzazione dei Pronti soccorso e della rete di emergenza territoriale;
- le misure per il riconoscimento di specifiche funzioni assistenziali per l’emergenza COVID-19 le quali, nelle more dell’adozione del Decreto Ministeriale, prevedono specifici finanziamenti a funzione e la corresponsione per le strutture accreditate di un acconto della remunerazione, su base mensile e salvo conguaglio, fino ad un massimo del 90% del volume di attività;
- la riorganizzazione del sistema di prescrizione e di distribuzione dei farmaci e dell’assistenza integrativa finalizzata a ridurre i contatti tra le persone e gli accessi alle strutture ospedaliere
- e ulteriori misure in materia di Fascicolo Sanitario Elettronico, di acquisizione delle informazioni relative alle nascite e ai decessi, di azioni sui sistemi informativi per la gestione dell’emergenza Covid-19.
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