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La scomparsa del dott. Mario Garofalo
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La scomparsa del dott. Mario Garofalo

domenica 31 maggio 2020

Mario Garofalo, da ritenere uno dei più importanti protagonisti della nostra Associazione, era tra le nove persone presenti alla riunione del Consiglio direttivo nazionale dell’8 dicembre del 1966, che è stata determinante nel portare avanti un progetto che, finalmente, pur tra tante incertezze, stava prendendo consistenza e carattere di concretezza.

In occasione della riunione del Consiglio direttivo del 17 marzo 1968, relazionò sull’operato del Comitato esecutivo, del quale fu componente dal 1966 al 2000, nel ruolo di Vice Presidente «relativamente alla riforma ospedaliera e agli importanti traguardi faticosamente raggiunti, in particolare il già citato inserimento delle case di cura italiane tra gli organismi preposti ad erogare l’assistenza sanitaria, la modifica dell’articolo 53 della legge limitante il potere discrezionale dei medici provinciali circa l’opportunità di stipulare le convenzioni tra enti mutualistici e case di cura, l’inserimento di un rappresentante delle case di cura private nel comitato di programmazione regionale». Il risultato raggiunto in quel 1968 fu motivo di grande soddisfazione per gli Associati dell’Aiop.
Per quel che riguarda l’organizzazione interna dell’Associazione, fu dato impulso al ruolo e alle funzioni sia del Comitato esecutivo sia delle Sedi regionali, che potevano contare su uomini di grande valore e determinazione, pur con le ovvie differenze di personalità e di orientamento.

Da ricordare è l’instancabile opera di Mario Garofalo, Presidente regionale del Lazio dal 1966 al 1982 e dal 2000 al 2006. In lui, sorprendeva la capacità di conciliare molto bene più competenze, tanto che molti lo definivano “il Presidente dei Presidenti”, troppo bravo per ricoprire egli stesso quel ruolo.
Oltre ad essere un eccellente urologo, disponeva di una particolare abilità manageriale e conosceva bene i temi legati ai requisiti delle case di cura, sia strutturali, sia organizzativi, associando a questo una grande conoscenza della politica.

Fece parte del Comitato di direzione di Iatreia - rivista trimestrale e organo ufficiale dell’UIHP (Union Internationale de l’Hospitalisation Privée) e del CEHP (Comité Européen de l’Hospitalisation Privée) nata il 19 novembre 1971.

A partire dagli anni Ottanta, con il superamento della dimensione manicomiale, inizia a realizzarsi il concetto di integrazione del servizio pubblico e del privato nell’ambito della salute mentale, quale aspetto qualificante del ruolo del settore privato, oggi in regime di accreditamento istituzionale, a garanzia dell’accessibilità alle prestazioni sanitarie e della sostenibilità del SSN.
In quegli anni, l’impegno dell’Aiop è molto intenso, soprattutto, su iniziativa di Mario Garofalo.

Nel maggio del 2016 il volume “Nella storia della Sanità italiana” ha raccontato i 50 anni dell’Aiop, di una rete di aziende private e delle donne e degli uomini, che le hanno costruite e guidate, che per decenni, ostinatamente e coraggiosamente, con successi e sconfitte, hanno voluto investire e lavorare in un settore produttivo particolare, quasi anomalo rispetto a tutti gli altri, rappresentato dalla sanità ospedaliera.

Tutti coloro che l’hanno conosciuto ricorderanno di Mario Garofalo le altissime doti morali, umane e professionali, la capacità imprenditoriale, la grande passione e pacatezza, con la quale ha guidato negli anni la nostra Associazione, divenendo storico esempio di attaccamento ai valori associativi.

Il Presidente nazionale dell’Ospedalità privata, Barbara Cittadini, il Comitato Esecutivo, il Consiglio Nazionale e gli Associati tutti partecipano al dolore del Consigliere nazionale, Carla Nanni, della Vice Presidente della Sezione Giovani, Gaia Garofalo, della dott. Simonetta Garofalo e della famiglia tutta per la scomparsa dell’indimenticabile Mario Garofalo Fondatore illuminato dell’Aiop e imprenditore di rara lungimiranza e straordinarie capacità.
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