Search User Login Menu

Incontro con il Ministro Speranza
2399

Incontro con il Ministro Speranza

Ripresa del confronto con le parti sociali per la conclusione della trattativa del CCNL

Il 25 maggio scorso, su convocazione del Ministero della Salute, si è svolto, in videoconferenza, un incontro istituzionale per riavviare il confronto sul CCNL del personale non medico della componente di diritto privato del SSN con l’obiettivo di arrivare ad un’intesa conclusiva.
La trattativa, come ricorderete, era stata interrotta il 19 febbraio a causa della pandemia.
Alla riunione hanno partecipato il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, l’Assessore Luigi Icardi, Presidente della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Giovanni Bissoni, Consulente del Ministro, i Rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil e le delegazioni di Aris e Aiop, rappresentata da me, dal Vice Presidente, Bruno Biagi, dal Consigliere delegato, Gabriele Pelissero, dal Capo delegazione, Guerino Nicchio, e dal Direttore generale, Filippo Leonardi.

Il Ministro Speranza, aprendo i lavori, ha chiarito che il tema del rinnovo del CCNL ha avuto, fin dal suo insediamento, un’importanza particolare.

Il Ministro ha, altresì, ricordato l’intervento del Ministero della salute e del MEF sul Patto per la Salute e il successivo conseguente decreto fiscale (DL 124/2019), che ha liberato risorse per un ulteriore 2%, apponendo una modifica al DL 95/2012, che aveva cristallizzato la spesa per la componente di diritto privato del SSN al 2011. Il Ministro ha, anche, dato atto alla componente di diritto privato dell’importante contributo garantito nella fase di emergenza Covid-19 e del ruolo fondamentale che ha svolto in tutte le regioni italiane.

In questo contesto, il Presidente Bonaccini ha ribadito che è necessario dare risposte urgenti ai circa 100.000 lavoratori del comparto, nel loro interesse ma, anche per l’interesse del Paese, considerando che il rinnovo del CCNL darebbe, ancora, maggiore forza al SSN nel suo complesso.
Per tutto questo, Bonaccini ha fatto appello al senso di responsabilità di tutti gli attori coinvolti; lo stesso, inoltre, ha chiesto che fosse sospeso lo sciopero proclamato dalle OO.SS per il 18 giugno prossimo, sciopero che costituirebbe un brutto segnale in questo momento storico, per tutto il Paese.
Secondo il Presidente della Conferenza delle Regioni, il rinnovo del CCNL rappresenta un dovere morale, prima che politico, che porrebbe le migliori condizioni, anche, per risolvere alcuni problemi regionali, per i quali, ha ribadito il proprio impegno e quello del Governo.

Sulla stessa linea, è intervenuto anche Giovanni Bissoni, che ha chiarito, alcuni dubbi, emersi nell’incontro del 19 febbraio scorso da parte di alcune Regioni, sulla possibilità di un aumento delle tariffe regionali, sia per le Regioni in Piano di Rientro, fino al tetto delle tariffe nazionale, che certamente per tutte le altre.

L’Assessore Icardi ha confermato che le precisazioni di Bissoni sono, esattamente, quelle che chiariscono alcuni dubbi emersi nel corso dell’ultima Conferenza delle Regioni, poiché la copertura del rinnovo del CCNL deve, certamente, prevedere l’effetto combinato dell’aumento di budget e tariffe.
La ratio, infatti, degli accordi fin ora raggiunti, è sempre stata quella di ottenere una ripartizione del 50% degli oneri a carico delle strutture sanitarie ed il restante 50% a carico della parte pubblica, nella misura concordata e validata fra tutti i soggetti coinvolti.
L’Assessore Icardi ha, infatti, riferito che, nel corso di quella riunione, qualche Assessore ha manifestato perplessità in merito alla concreta possibilità di aumentare le tariffe, non solo nelle Regioni in Piano di Rientro ma, anche, nelle altre.
Perplessità che l’hanno indotto a richiedere un incontro dirimente al Ministero per fugare qualsivoglia dubbio in tal senso.
Icardi, inoltre, ha colto l’occasione per ringraziare le due Associazioni di categoria per l’attività che hanno svolto le loro strutture ospedaliere piemontesi che, nella fase dell’emergenza, sono state disponibili e tempestive nel dare un rilevante contributo nella situazione critica, che ha messo a dura prova il SSR.
 

Da parte nostra, oltre che ringraziare le Istituzioni per l’attenzione e la sensibilità dimostrata, abbiamo confermato che rinnovare il CCNL rimane per Aiop una priorità, sia perché lo ritiene un legittimo diritto dei lavoratori delle strutture, sia perché per qualunque azienda i lavoratori sono una risorsa preziosa.
Al contempo, nel ringraziare il Governo, per la tempestività con la quale ha risposto al nostro appello nel risolvere i temi ancora aperti, che hanno investito le strutture che hanno gestito i pazienti Covid-19, Aiop ha ribadito la necessità di salvaguardare la sostenibilità di tutte le imprese della componente privata del SSN che, dal 2012, sono state penalizzate da una spending review, che ha investito in modo significativo tutto il settore e che, adesso, rispetto a quando è iniziata la trattativa, si trovano in un una situazione di ulteriore e più forte criticità; una condizione che se non si risolve con la possibilità di trasformare gli acconti finanziari in indennizzo economico, espone queste strutture al rischio, a fine anno, di dover prendere atto dell’ineluttabile esigenza di dover cessare la loro attività.
Una situazione, questa, determinata, soprattutto in alcune regioni, dalla necessità di dover restituire acconti ricevuti rispetto a prestazioni che non sono mai state erogate a causa del blocco normativo delle prestazioni programmate e differibili a fronte della contestuale richiesta di mantenere inalterato l’assetto organizzativo, strutturale e tecnologico delle realtà che sono state inserite, in base alla programmazione effettuata dalle regioni, nelle reti Covid (alcune come Covid hospital, altre come no Covid hospital), che avrebbero dovuto accogliere i pazienti dagli ospedali impegnati nella gestione dei pazienti affetti da Coronavirus. La situazione ha chiaramente assunto dimensioni differenti, in relazione alle singole condizioni regionali e al livello di contagio registrato, ma l’effetto finale della programmazione è stato quello di svuotare gli ospedali mantenendo inalterato il loro assetto organizzativo, con i rischi esposti. Aiop ha, quindi, chiesto che il Ministero della Salute si faccia parte attiva nei confronti delle Regioni, rimuovendo i dubbi residui sulla possibilità che la copertura del rinnovo del CCNL avvenga su budget e tariffe, con provvedimenti strutturali nel tempo e in tutte le regioni.
Nello specifico, abbiamo ribadito che è fondamentale per AIOP che siano prodotti atti formali, che chiariscano in modo incontrovertibile, in particolare, due aspetti:

  1. la possibilità per tutte le Regioni e le Province Autonome di adottare provvedimenti di incremento dei propri tariffari, nella misura necessaria a coprire la valorizzazione dell’incremento di budget destinato alle coperture degli oneri del rinnovo contrattuale;
  2. la volontà di tutte le Regioni e delle Province Autonome a procedere all’adozione delle delibere conseguenti, in modo da rendere alle aziende disponibile, in concreto, le risorse economiche necessarie per la copertura del 50% del maggior onere contrattuale.
Al termine dell’incontro, durato oltre due ore, il Ministro Speranza ha ringraziato le parti sociali, che hanno dichiarato la loro disponibilità alla ripresa delle trattative per concludere l’esame del testo del nuovo CCNL. Chiudendo l’incontro, il Ministro ha ricordato anche il suo impegno rispetto alla necessità di conclusione del negoziato per il nuovo CCNL ma ribandendo la sua disponibilità all’apertura di un tavolo di confronto generale, che abbia ad oggetto tutti i temi aperti, compresi quelli emersi nel dibattito, che riguardano la tenuta, l’assetto, lo sviluppo ed il futuro della componente di diritto privato del SSN.
Previous Article Online il nuovo numero della newsletter
Next Article Cosa si aspettano i francesi sul sistema sanitario di domani
Back To Top