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Il valore delle strutture di diritto privato nello sviluppo del Sistema sanitario piemontese
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Il valore delle strutture di diritto privato nello sviluppo del Sistema sanitario piemontese

Torino, 18 novembre 2019

«In questo Governo regionale lavoreremo insieme e su tutti i tavoli, a Torino, a Roma e, se necessario, anche negli altri territori, per assicurare ai piemontesi la migliore assistenza possibile. Ritengo gli operatori di diritto privato una risorsa e non un problema. I numerosi vincoli di finanza pubblica, le difficoltà nell’assunzione del personale, l'esigenza di studiare e adottare nuovi modelli per modificare l'approccio che, negli anni, è stato un po’ ideologico del Piemonte, necessita, adesso, di ampliare l'orizzonte dei rapporti nei confronti dell'assistenza sanitaria della vostra realtà, che è una componente del SSN. Dobbiamo lavorare in sinergia, non solo nelle emergenze, togliere al pubblico riabilitazione e lunga degenza. Il nostro tetto di spesa, 750 milioni di euro, è anacronistico. Vogliamo poter dare più risorse».
È l'impegno assunto dall'Assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, in occasione del convegno organizzato dall'Aiop Piemonte su "Il valore del privato accreditato nello sviluppo del sistema sanitario piemontese", con il patrocinio di Confindustria Piemonte e Unione Industriale di Torino Gruppo Sanità,

«Il Bilancio Sociale di Aiop Piemonte certifica e avvalora, ancora una volta, che la componente di diritto privato del SSN è una realtà importante, non solo dal punto di vista strettamente sanitario. La sanità non rappresenta solo una “spesa pubblica”, bensì un elemento di sviluppo e di civiltà, un’opportunità di miglioramento della salute e della qualità della vita. In altri termini, non si occupa, semplicemente, di erogare un’assistenza sanitaria degna di un Paese civile, ma le nostre aziende svolgono un ruolo importantissimo in termini di occupazione, formazione, ricerca, innovazione, presenza sul territorio e attenzione all’ambiente e al contesto nel quale operano. Il 25% dei piemontesi si rivolge alla sanità di diritto privato del SSN, che dispone di 3.300 posti letto, di cui l’88% accreditati. Quasi 5mila dipendenti, dei quali il 91% assunti a tempo indeterminato, con un 74% di costituito da donne» ha dichiarato Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop, che ha ricordato le ricadute economiche del settore.

«Un euro investito nel nostro comparto produce un ritorno economico diffuso pari a 170 euro. Il nostro valore aggiunto non si declina solo in termini economici ma, anche, sociali e ambientali. Siamo i rappresentanti di un modello virtuoso di assistenza sanitaria che, insieme alla componente pubblica, - ha continuato il Presidente Aiop - cerca di garantire, in Piemonte, servizi di cura efficienti ed efficaci, sia dal punto di vista economico che da quello sociale. In una situazione, sovente complessa, chi ha l’onore e l’onere della programmazione ha un compito difficilissimo, che indica, ancora una volta, l’importanza di sostenere il SSN con adeguate e coerenti politiche di investimento.»

«Quello che si paga in mobilità passiva, ovvero la cifra che la nostra sanità paga per le cure fuori Regione scelte dai piemontesi, equivale alla spesa per un piccolo ospedale» ha ricordato invece il Presidente Aiop Piemonte, Giancarlo Perla, convinto che senza la componente privata del Ssn le liste d'attesa si allungherebbero e la mobilità passiva avrebbe un peso molto più negativo.
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