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DL Sanità. Approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto-legge recante “Misure urgenti in materia sanitaria a favore delle Regioni a statuto ordinario”.
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DL Sanità. Approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto-legge recante “Misure urgenti in materia sanitaria a favore delle Regioni a statuto ordinario”.

Il Consiglio dei Ministri di martedì 23 maggio 2023 ha approvato, tra i vari, un Decreto-legge recante “Misure urgenti in materia sanitaria a favore delle Regioni a statuto ordinario”.

di Barbara Castellano - Ufficio Relazioni Istituzionali

Il Consiglio dei Ministri di martedì 23 maggio 2023 ha approvato, tra i vari, un Decreto-legge recante “Misure urgenti in materia sanitaria a favore delle Regioni a statuto ordinario”.

Come si legge nel comunicato stampa diramato, consultabile a questo link, il testo interviene con misure volte a:

  • Art. 1, comma 1: introdurre disposizioni urgenti in favore degli enti del servizio sanitario della regione Calabria, per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario;

  • Art. 1, comma 2: consentire alle regioni e alle province autonome che, per l’anno 2021, non si sono avvalse di questa possibilità, di concedere un contributo una tantum alle strutture private accreditate - con risorse del bilancio autonomo regionale, nell’ambito delle risorse previste a legislazione vigente e senza gravare sul finanziamento del Ssn - al fine di ristorare le perdite subite in ragione delle sospensioni di attività ordinarie nell’anno 2021 fino al 90% del budget assegnato nell'ambito degli accordi e contratti;

  • Art. 1, comma 3: consentire alle regioni a statuto ordinario che presentano un disavanzo pro-capite al 31 dicembre 2021, al netto del debito autorizzato e non contratto, superiore a euro 1.500, di attuare i piani di rientro dal disavanzo a partire dall’anno 2023, adottando contestualmente una delibera consiliare avente ad oggetto il piano di rientro, sottoposto al parere del collegio dei revisori, nel quale sono individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio. Questa deliberazione dovrà contenere l’impegno formale di evitare la formazione di ogni ulteriore potenziale disavanzo e dovrà essere allegata al bilancio di previsione 2023-2025, o a una successiva legge regionale di variazione di tale bilancio di previsione e ai bilanci e rendiconti successivi, costituendone parte integrante. In caso di mancata attuazione di questo impegno verrà meno il regime di ripiano pluriennale del disavanzo.

    Tanto premesso, si segnala in particolare la formulazione del comma 3 contenuta nell’ultima bozza del cd. Decreto Sanità che, differentemente dal comma 2, si rivolge alle regioni a statuto ordinario escludendo, di fatto, le regioni a statuto speciale dalla possibilità di ricorrere a un regime pluriennale - quote costanti nei dieci (o nove) esercizi successivi - di ripiano del disavanzo.

In allegato la bozza del DL Sanità esaminata dal CdM.

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