Search User Login Menu

Polo di riferimento della chirurgia robotica
3052

Polo di riferimento della chirurgia robotica

Enrico M. Andreoli, Giurista sanitario

La clinica San Francesco di Verona si conferma il vero polo di attrazione in Italia (Europa ed oltre) per i chirurghi ortopedici che vogliono approfondire la procedura robotica e tutte le nuove frontiere di tale ambito.
Il dottor Piergiuseppe Perazzini, Responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia della Clinica, ha presieduto il corpo docente del “Mako Instructional Course” ed il corso teorico e pratico sulla applicazione della tecnologia Mako (organizzato dall’azienda americana Stryker attraverso la propria sezione continentale Education Europe), svoltosi presso la clinica martedì 9 luglio 2019. Il dottore ha ricevuto prestigiosi ospiti e precisamente quattro chirurghi ortopedici provenienti dal Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, desiderosi di perfezionare la metodica robotica, introdotta per la prima volta in Europa – e nel mondo seconda solo agli USA - dalla Clinica nel 2011. Nello specifico hanno preso parte al corso il professor Giulio Maccauro (Responsabile) ed i dottori Stefano D’Adamio, Felice Minutillo ed Antonio Ziranu dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’IRCCS romano. L’addestramento del chirurgo ortopedico veronese (il cui primato a livello europeo è stato riconosciuto dalla Mako Surgical nel febbraio 2013) viene impartito periodicamente, esponendo le innovative procedure robotizzate, assieme alle ultime novità grazie ai frequenti stage di aggiornamento negli Stati Uniti del dottor Perazzini. Il corso si è svolto attraverso la dimostrazione di 4 casi in sala operatoria, analizzando nel dettaglio la protesi parziale e totale di ginocchio e la totale di anca, con annessi risultati clinici.
Ed i commenti dei diretti interessati dimostrano più di una grande soddisfazione «L’User Mako mi ha dato la piena consapevolezza del futuro verso cui ci stiamo dirigendo, tutto ciò che mira al miglioramento di quei particolari che la chirurgia protesica tradizionale non è in grado di consentire. Mako e tutte le altre esperienze robotiche consentiranno di minimizzare tutta una serie di errori che la mano libera purtroppo a volte ha determinato» (Prof. Giulio Maccauro) e «Ho appreso i numerosi vantaggi, come una eccezionale riproducibilità del gesto chirurgico, questo è un po’ il futuro che diventa presente. Sicuramente ci saranno degli sviluppi e dei vantaggi nelle prospettive future» (dottor Antonio Ziranu).
Previous Article L'ingegnere biomedico e clinico
Next Article Tre nuovi sponsor
Back To Top