Search User Login Menu

6228

Visite formative “on the road”

Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” IRCSS - Roma, 18 giugno 2019

Riccardo Sperone, Aiop Giovani Lazio

Nell’ambito dell’iniziativa organizzata dal Presidente AIOP Giovani Lazio abbiamo visitato la Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” IRCSS, struttura di eccellenza altamente specializzata nelle cure che è situata nel cuore di Roma.
Si tratta di un Ospedale storico di ispirazione cattolica che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento nazionale ed internazionale per la gestione, l’organizzazione, la tecnologia e l’umanizzazione delle cure. L’etica del “Gemelli” incorpora e rispetta i principi fondamentali indicati dal Magistero della Chiesa Cattolica in ambito bioetico, per cui ogni dipendente e collaboratore si impegna ad astenersi dall’effettuare procedure, interventi, atteggiamenti contrari a tali principi. La tutela della vita in ogni suo momento e della dignità della persona rappresentano il criterio di riferimento fondamentale, specie nello svolgimento delle attività sanitarie. Nell’anno 2018 la Fondazione ha ottenuto il decreto di riconoscimento del carattere scientifico per le discipline “Medicina personalizzata" e "Biotecnologie innovative" divenendo così un IRCSS che persegue anche finalità di ricerca.

La nostra visita si è incentrata prevalentemente sui reparti di: Laboratorio di Analisi, Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica, Oncologia sperimentale, Gastroenterologia sperimentale, Radioterapia e formazione (Gemelli Training Center).

Il Laboratorio di Analisi automatizzato è formato da una catena “Aptio™1 Automation di Siemens Healthcare” lunga circa 36 metri che è in grado di processare oltre 5.000.000 di analiti/anno (che rappresenta circa l’80% della domanda), rimangono ancora esclusi e gestiti in maniera tradizionale gli esami complessi (quali ad esempio i test genetici). Le provette (standardizzate) dei diversi ambulatori e reparti confluiscono all’interno di un analizzatore che le smista in appositi rack a seconda del macchinario con cui devono essere lavorate. Questo sistema consente, se paragonato al laboratorio tradizionale non automatizzato, notevoli risparmi in termini di tempo, spazi, magazzini, risorse (umane e non), errori ed economici.

L’Unità Operativa Complessa (UOC) di Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica, comprende una vasta serie di attività rivolte al paziente critico. Essa si occupa inoltre del soccorso di emergenza all’interno del Policlinico (sia per i degenti che per il personale e gli accessi esterni), allertato attraverso una specifica linea telefonica. Viene inoltre effettuata attività di consulenza rianimatoria in tutto l’Ospedale. Il personale si occupa altresì, con l’ausilio di psicologi dedicati, del rapporto con i caregivers dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, cercando anche di rendere accessibile ai familiari dei pazienti le sale della rianimazione.

Il Polo Oncologico multidisciplinare è concepito e creato per accompagnare il paziente durante tutte le fasi della malattia partendo dalla diagnosi per passare alla fase terapeutica, alla fase riabilitativa ed estendendosi anche alle necessità del paziente oncologico e dei suoi familiari. Il Polo è composto da 21 letti di degenza, 16 postazioni di DH (14 poltrone e 2 letti) e ambulatori dedicati per tipo di patologia in grado di fornire assistenza psicologica e idonee cure palliative ai pazienti terminali. Tramite la figura del Bed Manager (figura interna all’assetto organizzativo degli ospedali nata per garantire l’appropriatezza dei ricoveri), si punta ad ottimizzare l’offerta sanitaria garantendo nel contempo l’appropriatezza dei ricoveri.
L’attività si sviluppa attraverso percorsi clinico-assistenziali specifici per ogni malattia favorendo una completa integrazione fra i vari specialisti, secondo un approccio multidisciplinare centrato sul paziente, caratterizzato da alta professionalità ed all’interno di un ambiente tecnologicamente e dal punto di vista organizzativo idoneo.
L’Ospedale si avvale delle apparecchiature più avanzate, utili tanto nella fase diagnostica (TC multistrato di ultima generazione, PET-TC) che nella fase terapeutica (radioterapia conformazionale tridimensionale, radioterapia ad intensità modulata e radioterapia stereotassica, farmaci e trattamenti sempre più personalizzai sul bersaglio molecolare).
Per quanto riguarda l’ambito chirurgico, di particolare interesse sono le competenze di chirurgia robotica con l’impiego della tecnologia di ultima generazione nel trattamento di molte patologie oncologiche.
L’Ospedale ha anche adibito uno spazio di 1.200mq alla formazione con l’apertura del “Gemelli Training Center” (GTC) che quotidianamente mette a disposizione non solo per il proprio personale interno (è infatti consentito anche a terzi l’utilizzo di questa area). Al suo interno, sono presenti diverse sale studiate appositamente per ricreare scenari reali in alta affidabilità. Gli operatori vengono addestrati quindi a gestire situazioni complesse in prima persona in totale sicurezza e sotto la supervisione di esperti, come ad esempio operazioni chirurgiche (dove si è in grado di simulare numerose complicazioni su appositi manichini), incendi, terremoti etc. Il tutto inoltre viene ripreso per poter essere analizzato in seguito.
Di particolare interesse è stata poi la visita presso il Reparto Sperimentale di Oncologica, dove vengono presi in carico casi di studio detti Trial 1, ovvero tramite l’utilizzo di farmaci, metodologie o cure mai testati fino ad ora sull’uomo. Questo tipo di sperimentazioni altamente imprevedibili hanno reso necessario un tempestivo ed efficace sistema di pronto soccorso che riesce ad essere sul posto di 3,5 minuti. È presente, tra l’altro, un giardino dove sono riprodotti artificialmente suoni presenti in natura (es. il cinguettio degli uccelli), al fine di rendere il meno stressante possibile la degenza dei pazienti oncologici.
I 5 acceleratori lineari presenti nell’Ospedale sono tecnologicamente all’avanguardia: uno di essi, destinato ai bambini, è decorato con diversi disegni ed assume le sembianze di un sottomarino. Tramite l’assistenza di personale specializzato, si cerca infatti di non traumatizzare i giovanissimi pazienti (prima dell’esecuzione degli esami vengono anche raccontate delle fiabe fornendo contestualmente istruzioni su come comportarsi all’interno del macchinario).

Infine, il Reparto Sperimentale di Gastroenterologia (dove vengono seguiti anche studi di Trial 2 e 3) è pensato per stimolare la ricerca, ad esempio promuovendo quella traslazionale e consolidando la stretta interazione tra studi di base e applicazione clinica, con l’obiettivo di studiare e possibilmente trovare nuovi e più efficaci trattamenti modulati e personalizzati per ogni paziente.

Previous Article Discovery keepcall
Next Article 1° Anniversario GDPR
Back To Top