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Incontro con Agenas

Confronto positivo e ipotesi di collaborazione

L’avvio di un dialogo costruttivo per addivenire a risultati dei quali possano beneficiare tutte le strutture del SSN sia, quindi, la componente di diritto pubblico che quella di diritto privato. È la sintesi dell’incontro del 29 maggio fra Aiop, rappresentata dal Presidente, Barbara Cittadini, dal Vicepresidente, Bruno Biagi, dal Direttore, Filippo Leonardi, e dal Responsabile Ufficio studi e statistiche, Angelo Cassoni, e il Direttore generale Agenas, Francesco Bevere.
Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), in questi anni, ha avuto un ruolo strategico come soggetto istituzionale tecnico di supporto e affiancamento, sia del Ministero della Salute che delle Regioni, soprattutto, nella predisposizione di linee guida e di note tecniche, correlate alla legislazione sanitaria nazionale e regionale e, quindi, di rilevante significato per la dinamica gestionale delle Aziende sanitarie.
Il confronto fra i rappresentanti Aiop e quelli di Agenas è stato lungo, costruttivo e cordiale e si è concentrato, prevalentemente, sui contenuti del Piano nazionale esiti (PNE) che, in misura sempre maggiore, costituiranno i parametri di valutazione - da parte del Ministero e delle Regioni -, delle prestazioni delle singole strutture sanitarie di diritto pubblico e privato nella predisposizione delle reti ospedaliere regionali e, anche, nella definizione dei contratti.
Nel corso dell’incontro è stata affrontata l’opportunità che le strutture ospedaliere di diritto privato del Ssn partecipino all’attività di Agenas sulla misurazione di esiti e volumi: riferimenti oggettivi sui quali si regge l’impianto del PNE.
Si tratta di un progetto di ampio respiro, al quale sarà necessario che partecipino tutte le strutture, che dovranno curare, con sempre maggiore attenzione, la formazione del personale interno, affinché sia migliorato il sistema di codifica, la capacità di misurazione e di lettura delle proprie performances all’interno del territorio nel quale opera la struttura stessa.
La finalità è quella di consentire una valutazione strategica del posizionamento della propria struttura e della correlate strategie aziendali, in base alle quali indirizzare le proprie attività cliniche.
Sempre nel corso dell’incontro è maturata, quindi, l’ipotesi di una collaborazione non più occasionale, ma permanente, tra Agenas e Aiop, soprattutto, nel settore della formazione delle singole strutture ospedaliere associate, da formalizzare e avviare al più presto.
Collaborazione che necessita – ha evidenziato Barbara Cittadini -, della possibilità di condividere, prima dei risultati, anche i metodi di rilevazione dei dati e di elaborazione degli stessi.
La riunione del 29 maggio e, soprattutto, le sue conclusioni, seguono quanto indicato nel corso delle giornate assembleari di Como, durante le quali la Presidente nazionale ha ravvisato l’opportunità, se non l’esigenza, di prestare sempre maggiore attenzione allo studio degli outcomes clinici, visti come strumenti per costruire il successo delle strutture associate Aiop, con la consapevolezza che il riconoscimento e la crescita di queste strutture dipenderà non più soltanto dalla libera scelta del cittadino-paziente ma, soprattutto, dalla certificazione della qualità – in termini di volumi ed esiti – delle proprie prestazioni.
Una strategia - quella indicata dai lavori di Como -, che è supportata, anche, da un importante cambiamento di prospettiva. Negli anni 2000 si è parlato di qualità dei sistemi e di certificazioni; oggi, si deve porre attenzione anche alle performances cliniche e alla capacità di raggiungere esiti migliori. Tutto questo ha e avrà un diretto collegamento con le disponibilità finanziarie dedicate al nostro settore.
Per la prima volta, infatti, una legge di bilancio - quella del 2019 (all’art 1 commi da 514/516) - sancisce la possibilità di un incremento del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale, condizionato alla stipula da parte delle Regioni di una specifica intesa, in sede di Conferenza Stato-Regioni, che contempli misure di miglioramento della qualità delle cure con sistemi di indicatori oggettivi e misurabili.
Ragione per quale, la Presidente Cittadini ha insistito molto a Como, sul tema degli esiti, motivazione per la quale si è avviato l’importante confronto con Agenas.
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