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Pari dignità tra gli erogatori privati che operano in regione
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Pari dignità tra gli erogatori privati che operano in regione

Abbiamo già avuto occasione in questi ultimi cinque anni di soffermarci sulla telenovela del Mater Olbia (vedi Inform@iop del 10.7.2014 – 6.8.2014 – 22.10.2015 – 21.6.2016 – 14.9.2017 - 18.10.2017).
Dopo diverse finte inaugurazioni il complesso ospedaliero del Qatar, in partenership col Policlinico Gemelli, muove i primi passi.
Lo scorso dicembre ha iniziato una modesta attività ambulatoriale. I posti letto in fase di accreditamento sono 60 sui 202 previsti nella nuova Rete Ospedaliera approvata dalla Giunta Regionale il 4.12.2018. Parliamo della Giunta regionale di centrosinistra sonoramente sconfitta dagli elettori il 24 febbraio 2019, in occasione della quale, anche l’Assessore alla Sanità uscente è stato bocciato dagli elettori e non entrerà quindi a far parte del nuovo Consiglio regionale.
La Giunta regionale ha fatto però in tempo, a ridosso dell’apertura delle urne, a varare due delibere che trasformano la telenovela Mater Olbia in un altro genere di trasmissione televisiva. Dopo la lettura delle due delibere penserete di essere su “scherzi a parte”.
Nella prima delibera (n.7/52 del 12.2.2019), la Giunta Regionale si è limitata a tagliare dal budget dell’Ospedalità Privata, per l’anno 2019, l’importo di euro 834.317,00 destinandolo al Mater Olbia che ad oggi, per quanto concerne l’attività di ricovero, è un cantiere aperto con le sale operatorie e le camere di degenza in corso di costruzione.
La stesso dicasi per le assunzioni dei medici e dei paramedici. Hanno stanziato una somma come budget togliendola a 9 Case di Cura operative, senza che vi sia stata l’autorizzazione, né l’accreditamento del Mater Olbia.
Con la delibera del 19 febbraio 2019 (cinque giorni prima delle elezioni), hanno varato un nuovo ordinamento giuridico ritagliato per il Mater Olbia dove, oltre a stabilire un tetto spropositato (euro 60.560.000), hanno approvato un accordo (allegato alla delibera di Giunta) che rasenta la follia. Un milione e duecentomila euro di rimborsi per i farmaci antitumorali e la riserva di stabilire per l’Ospedale Qatariota nuovi DRG che tengano conto dei costi di produzione.
Queste folli scelte e altre che emergono dalla lettura della delibera fanno leva sul fatto che il Mater Olbia abbia usufruito di diverse deroghe alla normativa nazionale in tema sanitario.
L’AIOP, oltre ad ricorrere al TAR, sta valutando altre iniziative, nessuna esclusa, che ristabiliscano la legalità. Nel contempo abbiamo iniziato con la costituenda Giunta regionale un dialogo finalizzato a rivisitare l’intera materia e soprattutto a reintegrare il budget storico alle Case di Cura.
Nel corso della campagna elettorale abbiamo ribadito a tutti i candidati Governatori alcuni concetti semplici e logici.
Nessuna guerra ad una struttura privata, ma non è ammissibile che gli 856 posti letto delle strutture accreditate abbiamo un budget complessivo annuale di € 99.286.800,00 mentre per il Mater Olbia, con 202 posti letto, si stabilisca un budget di circa € 60.560.000,00 all’anno.
Facendo una semplice quantificazione economica si ricava che il posto letto del Mater Olbia avrebbe una remunerazione annua pari a € 279.702,00, mentre le altre 9 Case di Cura, attualmente esistenti (e non solo sulla carta come il Mater Olbia), hanno una remunerazione media annua per posto letto di € 115.989,00.
Sono stati inseriti nelle schede della Rete Ospedaliera relative alla distribuzione dei posti letto nelle varie aree territoriali i 202 posti letto del Mater Olbia, senza che ci sia un piano industriale presentato dalla Fondazione Qatar. Prima si parlava di alta specialità per il Mater Olbia ora si parla di branche e tipologie di interventi che vengono già fatti in quasi tutte le strutture pubbliche e private della Sardegna.
Adesso chiediamo alla costituenda Giunta regionale e al Consiglio regionale di adottare tutte quelle misure che garantiscano una pari dignità tra gli erogatori Ospedalieri privati che operano in Sardegna e il Mater Olbia del Qatar.
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