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La security nei presidi sanitari e ospedalieri
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La security nei presidi sanitari e ospedalieri

Ospedali e strutture sanitarie sono luoghi che accolgono una miriade di persone, tra le quali si possono trovare individui fortemente caratterizzati da situazioni di disagio sociale ed economico che possono manifestare comportamenti negativi e a volte pericolosi.
Per questo motivo, si è sviluppata negli ultimi anni una sempre maggiore attenzione ai rischi per la sicurezza pubblica in ambito ospedaliero. Ne consegue la necessità di analizzare, progettare e predisporre misure adeguate per garantire e salvaguardare la sicurezza degli operatori sanitari e del personale in servizio, ma anche dei pazienti e dei loro familiari.
Si pensi ad esempio al bisogno di tutelare gli operatori che svolgono l’attività di cura in orari notturni all’interno dei pronto soccorso o delle guardie mediche in sedi distaccate o isolate sul territorio. Ma anche ai pericoli generati da malintenzionati che si introducono all’interno delle strutture al solo scopo di perpetrare furti o atti illeciti.
Preliminare a qualsiasi piano di sicurezza è un’accurata analisi dei rischi. Gli esperti di sicurezza di Coopservice sono in grado di individuare quali sono i fattori di rischio legati alla struttura e ai processi. Tra i fattori di struttura possiamo includere l’ubicazione della struttura in zone degradate, le aree esterne come i parcheggi o i giardini, i percorsi di accesso, specie quelli sotterranei, che richiedono dotazioni specifiche come un’adeguata illuminazione, l’installazione di telecamere per la videosorveglianza e di impianti per la segnalazione di intrusioni non autorizzate. Tra i fattori di processo sono da considerare le tipologie di attività assistenziali che vengono erogate come servizi di emergenza, di salute mentale, guardia di continuità assistenziale che possono aumentare il livello di rischio di atti di violenza.
Solo in seguito all’analisi dei rischi, emergeranno le azioni e misure di prevenzione e contrasto più appropriate che la struttura sanitaria può mettere in atto, sulla base di una valutazione costi-benefici. Rientrano tra le misure di prevenzione e contrasto anche l’utilizzo di personale armato (guardie giurate in servizio di vigilanza fissa o ispettiva) o non armato (operatori in servizio alle portinerie e ai punti informativi) che possono, nel rispetto di compiti e responsabilità precise e ben delineate, sia rappresentare un elemento di forte deterrenza sia agire per tutelare l’integrità e l’incolumità di beni e servizi.
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