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La Regione Toscana impone tetti di spesa anche per l’alta complessità
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La Regione Toscana impone tetti di spesa anche per l’alta complessità

Non rispettate le regole e la programmazione concordate sino al 31.12.2019

Francesco Matera, Presidente regionale

Nonostante l’approvazione della Delibera di G.R.T. del 3.04.2017 “Determinazione dei tetti della mobilità interregionale per l’acquisto di prestazioni da soggetti privati e accreditati e approvazione delle azioni di ottimizzazione” per il quadriennio 2016-2019, la Regione Toscana nel mese di novembre torna a modificare ed imporre nuove regole alla programmazione sanitaria senza alcuna preventiva concertazione con le Organizzazioni di categoria.

Non è bastata la “diffida e messa in mora” inviata da AIOP ed indirizzata alla Regione Toscana per bloccare l’adozione della Delibera n. 1220/2018 dell’8.11.2018 “Determinazione dei tetti massimi per l’acquisto di prestazioni dalle strutture sanitarie private accreditate”, con cui è stata revocata e sostituita la precedente Delibera n. 343, operando un vero e proprio stravolgimento della intera regolamentazione sanitaria regionale, tra l’altro in netta controtendenza con le scelte prese in Regioni come la Lombardia ed il Veneto, dove sono stati previsti tetti “aperti” alla alta complessità.

In buona sostanza, la Regione Toscana, con la D.G.R.T. n. 1220 cit., ha definito in via autoritativa i tetti massimi da assegnare ai singoli erogatori, comprendenti sia l’attività di specialistica ambulatoriale che di ricovero senza distinzione per provenienza del paziente, prendendo come base del calcolo la produzione dell’anno 2017 poi abbattuta, in ragione dell’inappropriatezza dei ricoveri medici e della potenziale dispersione di risorse verso altre Regioni.

L’effetto è dirompente ed obbliga a dichiarare lo stato di crisi dell’intero settore. Difatti, oltre a comportare un’importante riduzione complessiva dei budget rispetto all’anno di riferimento (2017) di circa 13milioni di euro e rispetto all’anno in corso (2018) di oltre 20milioni di euro, impedisce alle Strutture di poter sviluppare ed incrementare la propria attività ed i servizi erogati, nonché di mantenere la sostenibilità degli investimenti in corso e l’attuale stato di occupazione del personale. Ma non è tutto, le Strutture sanitarie rischiano di vedersi imporre ulteriori abbattimenti legati sia alla possibilità riconosciuta alle AUSL in sede negoziale di diminuire i budget, sia al fatto che i pagamenti dovuti per le prestazioni erogate ai pazienti extraregionali sono considerati quali acconti e sottoposti a conguaglio in ragione dell’effettiva copertura della mobilità interregionale, con conseguenti eventuali riaddebiti.

Aiop Toscana non ci sta e, con il coinvolgimento e l’ausilio della Sede nazionale, ha già fornito agli Associati assistenza legale per contestare le determinazioni regionali preannunciando già alla Regione Toscana l’imminente notifica dei Ricorsi al TAR Toscana per l’annullamento della citata Delibera, con richiesta di sospensiva.

Per le Strutture toscane si prospetta, quindi, si da subito un periodo di incertezza e di instabilità, ma l’Associazione sarà alla giuda delle azioni che saranno intraprese a tutela di tutti gli associati.
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