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Tragica scomparsa di un imprenditore Aiop
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Tragica scomparsa di un imprenditore Aiop

Articolo pubblicato su Libero a seguito della scomparsa del dr. Marrelli

Avevano le mani alzate come se volessero proteggersi il viso dalla parete di argilla e terra che veniva giù. Come se volessero risalire quei sette metri di costone che, invece, li ha sepolti. Sono stati ritrovati ancora in piedi i corpi dell' imprenditore crotonese, Massimo Marrelli, e dei tre operai: Santo Bruno, un muratore 53 anni di Isola Capo Rizzuto, Luigi Ennio Colacino, un bracciante agricolo 45enne di Cutro, e Mario Cristofaro, 49 anni di Crotone.

La tragedia si è consumata in località Sant' Anna, a Isola Capo Rizzuto, dove i tre operai stavano riparando la condotta fognaria, danneggiata nei giorni scorsi dal maltempo che aveva provocato una fuoriuscita che poi ha invaso un seminterrato della villa di Marrelli, nella tenuta agricola "Verdi praterie". I lavori erano iniziati il giorno prima ed erano quasi conclusi. Si erano però prolungati fino alla tarda sera di sabato. Dopo una giornata di lavoro, verso mezzanotte, gli operai erano ancora nel cantiere. Dovevano finire presto forse perché era previsto un peggioramento del tempo. Avevano già fatto lo scavo, con un mezzo, per consentire il passaggio di un tubo della fognatura. Proprio mentre lo stavano posizionando, Marrelli è sceso a dare una mano, come era solito fare, ai suoi collaboratori. Ha iniziato a piovere, l' argilla si è sfaldata ed è stato allora che la parete dello scavo è franata, seppellendo gli operai e l' imprenditore di 59 anni, marito dell' ex vicepresidente della Regione Calabria Antonella Stasi.

I loro corpi sono stati recuperati dai vigili del fuoco un paio d' ore più tardi. Una fatalità o, più probabilmente, una manovra sbagliata dell' escavatore, sequestrato ieri dai carabinieri. Di certo si tratta di tre operai morti sul lavoro. La Procura di Crotone ha aperto un' inchiesta per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza. Sul posto è arrivato il pm Andrea Corvino che, dopo aver fatto eseguire gli accertamenti medico legali, ha disposto la riconsegna delle salme alle famiglie. Sulla pagina Facebook della Protezione civile Calabria c' è scritto che si è trattato di un "incidente sul lavoro prodottosi a seguito di un movimento di terra innescato da un incauto sbancamento".

Marrelli era un imprenditore e un medico odontoiatra molto conosciuto. E non solo perché era sposato con la Stasi che, per otto mesi, è stata presidente facente funzione della Regione Calabria dopo le dimissioni, nel 2014, di Giuseppe Scopelliti. Oltre a essere editore dell' emittente locale EsperiaTv, infatti, Marrelli era a capo dell' omonimo gruppo che gestisce diverse strutture sanitarie. Il suo nome è legato al "Marrelli Hospital", una clinica privata di Crotone negli ultimi anni impegnata in una vertenza con il commissario Massimo Scura, incaricato dal governo di risanare il debito sanitario della Calabria. I budget per la specialistica ambulatoriale erano stati ridotti e a settembre erano state annunciate 300 lettere di licenziamento. La vertenza era arrivata al ministero per lo Sviluppo e nei prossimi giorni ci sarebbe stato l' ennesimo incontro per scongiurare i licenziamenti.

Ritornando alla tragedia, il sindaco di Crotone Ugo Pugliese ha disposto il lutto cittadino nel giorno dei funerali.
Per Cgil, Cisl e Uil, "è il momento del dolore ma è anche il momento di dire nuovamente basta agli incidenti sul lavoro". Sono oltre 600 i lavoratori morti in Italia dall' inizio dell' anno. Per la segretaria generale delle Cisl Annamaria Furlan, "basta parlare di fatalità". E al governo chiede che "la sicurezza sul lavoro e la tutela del territorio diventino una delle priorità del Paese.
Dobbiamo fermare questa continua carneficina".
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