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La misura della performance dei Servizi sanitari regionali
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La misura della performance dei Servizi sanitari regionali

VI edizione del progetto sulla valutazione del livello di tutela della salute a livello regionale promosso da C.R.E.A

Angelo Cassoni, Ufficio Studi e statistiche della Sede nazionale

Presentato nella Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva la VI edizione del progetto sulla valutazione del livello di tutela della salute a livello regionale promosso da C.R.E.A., il Consorzio per la Ricerca Economica applicata in Sanità dell’Università di Tor Vergata.
Il progetto che si avvale del contributo di otto gruppi di lavoro, coordinati da supervisor altamente qualificati e da un panel di esperti tra i quali figura il professor Pelissero, è nato con l’intento di fornire un contributo alle politiche sanitarie proponendo una valutazione dei livelli complessivi di tutela della salute realizzati nei vari ambiti regionali. Il metodo di valutazione adottato è del tutto originale e si basa sulle valutazioni di cinque diverse dimensioni di performance sanitarie (sociale, economico-finanziaria, appropriatezza, esiti, innovazione) fornite dai circa cento esperti di un panel afferente a cinque categorie di stakeholder (utenti, istituzioni, professioni sanitarie, management aziendale, industria medicale). Il progetto, secondo i promotori, non ha una vocazione tecnocratica e non è finalizzato alla misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi di Sanità pubblica, quanto piuttosto di rappresentare una modalità terza di valutazione dei livelli Performance dei Servizi sanitari regionali. Nell’edizione 2018 l’indice complessivo di Performance oscilla da un massimo di 0,51 (corrispondente al 51% della Performance ideale) della P.A. di Trento, ad un minimo di 0.19 della Sardegna. I risultati complessivi, suddivisi in tre aree (area dell’eccellenza, area intermedia e area critica) sono evidenziati nella figura successiva e rappresentano la propensione dei vari sistemi sanitari regionali al raggiungimento dell’obiettivo ideale e del tutto teorico del 100%, considerando che i sistemi ritenuti tra i più performanti come le due PP. AA. di Trento e Bolzano, la Toscana e la Lombardia si muovono stabilmente all’interno di un range di eccellenza che varia tra il 45 ed il 51%.



Per quanto attiene, invece, alla misura del peso che le diverse Dimensioni della Performance raggiungono secondo le valutazioni dei gruppi di stakeholder partecipanti al panel, nella figura seguente si evidenzia come nel report 2018 il Sociale e gli Esiti risultino le più importanti, con incrementi rispetto al 2017 rispettivamente del 5,8% e dell’1,9%.



Ricordiamo che tra le componenti più importanti della dimensione Sociale sono presenti gli indicatori di rinuncia alle cure, di rischio impoverimento per spese sanitarie e di livello di spesa out of pocket.
E’ anche per questo che, come ha sottolineato nelle conclusioni uno dei responsabili del progetto Federico Spandonaro, le regioni con le performance più elevate sono proprio quelle che offrono prestazioni extra-LEA o super LEA e nelle quali si evidenziano alti livelli di reddito (che facilitano stili di vita appropriati e capacità di spesa out of pocket), insieme ad una importante integrazione socio sanitaria soprattutto in termini di residenzialità.

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