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49° Congresso nazionale degli ortopedici e traumatologi ospedalieri d’Italia
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49° Congresso nazionale degli ortopedici e traumatologi ospedalieri d’Italia

Verona 17-18 maggio 2018

Enrico M. Andreoli, giurista sanitario

Il 17 e 18 maggio scorso presso l’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia, sito in Piazza Bra a Verona ha avuto luogo il 49° Congresso Nazionale O.T.O.D.I. (Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri d’Italia), incentrato sulle seguenti tematiche “Le fratture del terzo prossimale di omero e del cingolo scapolare, dal trattamento conservativo alla chirurgia protesica” e “Dalla chirurgia rigenerativa alla chirurgia sostitutiva nelle patologie del ginocchio”, ed introdotto dai saluti del Presidente Sebastiano Cudoni, del Presidente SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) Giuseppe Sessa e dall’Assessore alla Sanità della Regione Veneto Luca Coletto.
Presidenti dell’evento: Fabrizio Cortese (Ospedale di Rovereto), Paolo Esopi (Ospedale di Dolo) e Alberto Momoli (Ospedale di San Bortolo di Vicenza).
Gli argomenti prescelti sono quotidianamente fonte di discussione e decisioni a volte critiche e risulta opportuno, dopo vari anni di esperienza, valutare quali siano effettivamente le evidenze medico-scientifiche dei trattamenti conservativi, dei trattamenti di ricostruzione della cartilagine, fino alla sostituzione protesica nelle patologie del ginocchio (alla luce altresì di futuri cambiamenti nella operatività ortopedica e traumatologica con l’introduzione di appropriate linee guida).
Affrontate anche le patologie del cingolo-scapolare e del terzo prossimale di omero, rivestendo quest’ultimo un ruolo importante e spesso fonte di incertezze su quale trattamento eseguire.
Ciascuna sessione è stata condotta da un moderatore con il compito di introdurre l’argomento, da un comitato di esperti in grado di sviluppare le singole relazioni e da un gruppo di discussori con la funzione di approfondire le tematiche.
Durante le giornate – che hanno visto esperienze cliniche provenienti da tutta Italia e dal Regno Unito - è stata inoltre prevista una sezione per gli infermieri e tutto il personale del comparto dedicata a due temi: la prevenzione delle infezioni in ortopedia e nuove tecnologie in sala ortopedica e traumatologica.
In tale contesto, si è sviluppata la 6° sessione intitolata “Le protesi monocompartimentali”, la quale presentava la seguenti sottosezioni “Protesi monocompartimentali: quando e soprattutto quante?” “Monomediale, monolaterale e femororotulea: indicazioni, allineamento e cinematica” “CAS e robotica”, dove è intervenuto in qualità di discussore il dottor Piergiuseppe Perazzini, Responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia della Clinica San Francesco di Verona, struttura riconosciuta come CORE Centro di Ortopedia Robotica Europeo.
Il chirurgo veronese, partecipando alla tavola rotonda imperniata sull’uso delle protesi compartimentali di ginocchio, ha potuto apportare gli elementi derivanti dalla propria cospicua e lunga esperienza robotica di tale distretto (sin dal 2011), facendolo divenire non solo un pioniere nel campo, bensì un reference point (punto di riferimento) preminente a livello nazionale ed internazionale.
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