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Sindrome del tunnel carpale
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Sindrome del tunnel carpale

Al via l'intervento endoscopico

Enrico Andreoli, Giurista sanitario

Dal mese di dicembre la Clinica San Francesco, per mano del dottor Alberto Donadelli, Responsabile dell’équipe della Chirurgia della Mano, Polso e Gomito, ha dato il via ai primi interventi endoscopici mini-invasivi per il trattamento chirurgico della sindrome del tunnel carpale. Trattasi quest’ultima di una patologia nella quale il nervo mediano viene compresso eccessivamente ed infiammandosi arreca disturbi in grado di aumentare in maniera progressiva, causando dolore pungente, formicolii, alterazione della sensibilità delle dita, bruciore e difficoltà ad afferrare oggetti.
I fattori di maggior frequenza sono di carattere ormonale (soprattutto nelle donne) e derivanti da microtraumi, dati dalle attività quotidiane ad esempio legate all’utilizzo di tastiera e mouse. Nelle fasi iniziali è possibile il trattamento della malattia in modo conservativo attraverso antinfiammatori, infiltrazioni ed esercizi riabilitativi; una volta che i sintomi si rivelino in stato avanzato si opta per il trattamento chirurgico.

Mediante la tecnica endoscopica, i chirurghi sono in grado di decomprimere il nervo mediano, sezionando il legamento traverso del carpo, aumentando quindi lo spazio all’interno del tunnel carpale. Il tal modo si consente una guarigione più rapida, meno dolore nella fase post-operatoria e riabilitativa e con una cicatrice di piccolissime dimensioni.
La metodica all’avanguardia utilizzata oggi dalla Clinica (sempre più in uso in centri italiani e considerata oramai standard in Europa) si differenzia dalla tradizionale “a cielo aperto” per l’utilizzo di una videocamera (montata su uno strumento chirurgico denominato SmartRelease ECTR), la quale viene inserita in una piccola incisione – come detto – praticata nella piega del polso, risultando sicura, in quanto può essere svolta velocemente senza incorrere in complicazioni.
Lo strumento dà la possibilità al chirurgo di vedere dentro al tunnel carpale, utilizzando un monitor. Il chirurgo taglia precisamente il legamento con una lama retrattile senza aprire l’intero palmo.
Non appena il legamento è completamente rilasciato, la lama viene retratta, lo strumento rimosso e la piccola incisione suturata e medicata, dimodoché coloro che si sottopongono al trattamento chirurgico endoscopico ritornano alle consuete attività di ogni giorno in minor tempo e già nella prima settimana successiva all’intervento è possibile rilevare dei buoni risultati.
"La chirurgia endoscopica è un metodo sicuro ed efficace per il trattamento del tunnel carpale" spiega il dottor Donadelli. L’Unità di Chirurgia della Mano e del Gomito della Clinica San Francesco, in prima linea nell’innovazione chirurgica a livello nazionale e internazionale, è parte attiva di commissioni e Societa’ scientifiche, con ruolo di insegnamento e tutor chirurgici, nonché di produzione di attività di ricerca.
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