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Comunicazione multichannel. SMS strumento démodé? Non per le aziende sanitarie
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Comunicazione multichannel. SMS strumento démodé? Non per le aziende sanitarie

L’analisi di Docta: «Il messaggio tradizionale si riposiziona e diventa strumento di digital marketing rispetto alla comunicazione medico-paziente».

Se l’utilizzo dell’instant messaging si è diffuso rapidamente quasi in maniera epidemica divenendo anche uno strumento di lavoro quotidiano che rientra nella sfera della comfort zone, l’Sms (Short Message Service) pur sembrando démodé al punto di spingere alcuni gestori della telefonia mobile a ideare piani tariffari privi di tale servizio, gode oggi di una posizione favorevole nell’ambito del mobile marketing trasformandosi nella strategia con il più alto tasso di risposta e di interazione.
All’inizio del mese di dicembre 2017 erano passati esattamente 25 anni dall’invio del primo Sms della storia della telefonia mobile, era il 1992. Oggi è lo strumento più efficace di engagement che registra il 98% di messaggi letti da parte dei destinatari. Ma come può essere utilizzato tale strumento per sfruttarne al meglio le potenzialità?
«L’Sms è lo strumento più adatto per promuovere l’attività di un’azienda sanitaria – osserva Elisabetta Giosuè, head of marketing di Docta Comunicazionenoi abbiamo analizzato in maniera approfondita il mercato delle aziende sanitarie, riscontrando una tendenza alla privatizzazione delle cure mediche che favorirà la strutturazione di campagne di comunicazione rivolte a target ben definiti a tassi di Roi (Return of Investment) positivi tramite il markenting via Sms».
Docta Comunicazione (www.doctacomunicazione.it), agenzia nata dal dipartimento marketing di Consulcesi, realtà medico-sanitaria più grande d’Europa, con i suoi professionisti affianca le aziende sanitarie per guidarle e indirizzarle nella definizione delle strategie e dei processi decisionali «I medici hanno bisogno di strumenti all’avanguardia e di stare al passo con i tempi per poter esercitare al meglio la professione e seguire i propri pazienti anche in un’ottica customer care – rileva Elisabetta Giosuè – è importante mettersi nei panni del paziente per poter differenziare la propria azienda sanitaria dalle altre anche incrementando l’attività di comunicazione. Stando agli ultimi dati diffusi da Gfk, l’Sms viene utilizzato come strumento di marketing dal 40% dei medici nelle comunicazioni con i propri pazienti, si posiziona al terzo posto preceduto da whatsApp al secondo posto (44%) e dall’email con il 46%, raggiunge velocemente il paziente catturando la sua attenzione e il medico, o l’azienda sanitaria, gettando così le basi per instaurare un rapporto diretto impiegando uno stile comunicativo one to one che è sempre molto apprezzato».
Per la loro immediatezza e sinteticità, i messaggi riescono a trasmettere in maniera efficace la promozioni di esami diagnostici e di visite specialistiche. Avvalersi delle competenze di agenzie specializzate nella fornitura di tali servizi, saper sfruttare i 140 caratteri, inserire una call to action a chiusura del testo che faciliti l’utente/paziente nel raggiungimento dell’azienda sanitaria tramite uno short link per aderire ad una iniziativa promossa, o un numero verde da chiamare per chiedere assistenza, sono condicio sine qua non per effettuare campagne di successo. Docta, operando in ambito medico sanitario, ne conosce l’importanza per i propri clienti e possiede il know how necessario alla strutturazione e alla definizione di una campagna di direct marketing ormai imprescindibile per la comunicazione tra il medico e il paziente che è sempre più multichannel.
Per maggiori info www.doctacomunicazione.it.
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