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Presentazione del 11° Rapporto Ospedali&Salute

Il Servizio sanitario nazionale rischia di perdere la sua universalità, nel 2013 cinque milioni di famiglie italiane hanno rinunciato a curarsi. È quanto emerge dal Rapporto annuale sull'attività svolta dagli ospedali pubblici e privati in Italia, presentato a Roma, martedì 10 dicembre, alla presenza del ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, presso la sede istituzionale del CNEL. Il Rapporto "Ospedali & Salute", giunto quest'anno all'undicesima edizione, è curato per Aiop da Ermeneia, con la direzione di Nadio Delai, e presenta puntualmente, rendendo un servizio al Paese (istituzioni, operatori e studiosi del settore) l'attività svolta dagli ospedali pubblici e privati in Italia, focalizzando temi di stringente attualità che riguardano la salute degli italiani e lanciando le proprie proposte per migliorare l'assistenza sanitaria. Le dinamiche che interessano il paziente e la sua famiglia, con dati approfonditi anche da un'apposita indagine su 2.000 caregiver, le persone che nell'ambito familiare si prendono cura dei congiunti soprattutto non autosufficienti, sono state al centro di uno dei tre punti del "focus" di quest'anno, evidenziati da Delai: Nell'ultimo anno 5,5 milioni di famiglie hanno rinunciato o rimandato le cure dentarie; 4,7 milioni di famiglie hanno rimandato o rinunciato a visite specialistiche e 2,9 milioni di famiglie hanno rimandato o rinunciato a esami di laboratorio. Preoccupazione per il lento processo di erosione del nostro sistema sanità, un sistema che rappresenta un patrimonio non solo in termini strutturali, ma anche in termini di servizi e professionalità, a cui si aggiunge l'insieme di dotazioni e attività nel campo scientifico e tecnologico, è stata espressa anche dai rappresentanti di Agenas, Confindustria e Tribunale per i diritti del Malato, presenti al convegno. È bene ricordare infatti che il patrimonio ospedaliero nazionale è costituito contemporaneamente da: 211.000 posti letto (70% ospedali pubblici, 30% ospedali privati accreditati), 1.125 strutture ospedaliere che producono 67,9 milioni di giornate di degenza, 650.000 addetti e da 14 milioni di pazienti che ogni anno entrano in una struttura ospedaliera, insieme ai parenti e agli accompagnatori. Con una spesa ospedaliera pubblica pari a 61,6 miliardi di euro, in un quadro generale di spesa sanitaria che risulta la più bassa (7% del PIL), rispetto alla media dei paesi OCSE (7.8% del PIL). Fondamentale dunque per Aiop il recupero delle inefficienze del sistema ed un finanziamento congruo per ospedali pubblici e privati per consentire alla sanità italiana di uscire dal tunnel salvando anche l'universalità del servizio...
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