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Piano Oncologico: Bozza D.M. riparto quota premiale
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Piano Oncologico: Bozza D.M. riparto quota premiale

Il decreto fissa come condizione indispensabile per l'erogazione della quota premiale l'effettivo raggiungimento degli obiettivi del Piano oncologico nazionale 2023-2027.

Si segnala la bozza dello schema di Decreto ministeriale di integrazione del D.M. dell'8 novembre 2023 recante riparto del fondo per l'implementazione del Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, ai sensi dell'art.4, commi 9-bis e 9-ter del decreto legge 29 dicembre 2022, n.198, convertito, con modificazioni, dalla legge del 24 febbraio 2023, n.14, che sarà inserita tra gli OdG della prima seduta utile della Conferenza Stato-Regioni. 

In particolare, la bozza di schema di decreto definisce il meccanismo premiale, a valere sull'annualità 2027 per l'implementazione del Piano oncologico nazionale 2023-2027 (art.1, comma 1)

Nello specifico:

  • Viene istituito presso l’ex direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute, il coordinamento generale delle reti oncologiche (art.1, comma 2).
  • Il 25% delle risorse, riferite al 2027, già ripartite tra le regioni costituisce la quota premiale. Per il riconoscimento della quota dovranno essere definiti i risultati attesi con specifico riferimento alla piena operatività delle reti oncologiche (art.2, comma 1). 
  • L’effettivo raggiungimento degli obiettivi, per ogni annualità, deve essere certificato attraverso le relazioni delle attività sancite dal D.M. dell'8 novembre come condizione necessaria per l’erogazione della quota premiale. Le eventuali quote premiali non trasferite e rimaste nella disponibilità del Ministero della Salute saranno ripartite in modo proporzionale tra le regioni e le province che hanno raggiunto gli obiettivi (art.2, comma 3). 

Infine, l'art.3 precisa che il Coordinamento delle reti oncologiche sarà composto da:

  • Due rappresentanti del Ministero della Salute, di cui uno della ex Direzione generale della programmazione sanitaria, con funzione di coordinatore e uno della ex Direzione generale della prevenzione sanitaria. 
  • Un rappresentante dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. 
  • Un rappresentante dell’Istituto Superiore di Sanità; 
  • Un rappresentante dell’Agenzia Italiana del Farmaco. 
  • Tre rappresentanti delle Regioni e delle province autonome individuati dalla Commissione salute. 
  • Un rappresentante individuato dall’associazione dei pazienti e dei cittadini.

 

Documento in allegato.

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