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Camera. Ddl Delega Semplificazioni: avviate audizioni nelle Commissioni riunite Affari costituzionali e Affari sociali
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Camera. Ddl Delega Semplificazioni: avviate audizioni nelle Commissioni riunite Affari costituzionali e Affari sociali

Giovedì 11 luglio u.s., le Commissioni riunite Affari costituzionali e Affari sociali, nell'ambito dell'esame del Ddl di Delega semplificazioni e misure in materia farmaceutica ("Delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria e di autorizzazioni di polizia"A.C. 1640), hanno svolto un ciclo di audizioni.

Giovedì 11 luglio u.s., le Commissioni riunite Affari costituzionali e Affari sociali, nell'ambito dell'esame del Ddl di Delega semplificazioni e misure in materia farmaceutic("Delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria e di autorizzazioni di polizia"A.C. 1640), hanno svolto le audizioni di:
  • Filippo Anelli, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO) - QUI la memoria;
  • Andrea Mandelli, Presidente della Federazione Ordini farmacisti italiani (FOFI) - QUI la memoria;
  • Alberto Spanò, Vicepresidente Federazione nazionale degli Ordini dei biologi; 
  • Flavio Civitelli, Vice segretario nazionale Associazione medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale (ANAAO-ASSOMED) - QUI la memoria;
  • Pier Luigi Bartoletti, Vice segretario nazionale vicario Federazione italiana dei medici di medicina generale (FIMMG). 
Di seguito le principali dichiarazioni di Filippo Anelli: 
  • Utilizzo dei piani terapeutici - I piani terapeutici sono dei veri e propri adempimenti burocratici che impongono al cittadino di sottoporsi a una visita medica specialistica periodica, pena sospensione della terapia. L’utilizzo del piano terapeutico non può essere illimitato, ma dopo un periodo congruo di tempo, che si ritiene possa essere di 1 anno, possono essere sostituiti dalle note Aifa. Il cittadino avrebbe il vantaggio di avere contezza e certezza delle cure prescritte dal medico di medicina generale. Molti farmaci oggi sono prescritti dai centri di riferimento, che non sono presenti in tutti gli ospedali, con una difformità regionale molto ampia e discriminazioni tra medici e medici. Se si riducesse il periodo dei piani terapeutici si ridurrebbero le liste d’attesa, molte visite specialistiche si potrebbero evitare. E’ quindi molto apprezzata l’iniziativa di istituire un piano sulle note Aifa e i piani terapeutici con la volontà di dare una regolamentazione sistematica alle note e ai piani terapeutici. Bisogna andare verso una sburocratizzazione della professione per consentire di recuperare tempo prezioso da destinare alle cure dei cittadini. 
  • Prescrizione - i farmaci sottoposti a piano terapeutico, dopo un anno di monitoraggio dalla prima prescrizione dello specialista per l’avvio del trattamento, possano essere prescritti, senza ulteriori impegni amministrativi, da tutti i professionisti medici operanti nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, ferme restando le condizioni di rimborsabilità stabilite dall’Agenzia Italiana del Farmaco per ciascuna specialità medicinale. Questo intervento è finalizzato a garantire una maggiore accessibilità alle cure da parte dei pazienti, a ridurre i costi indiretti delle prestazioni sanitarie, a facilitare e semplificare i percorsi di presa in carico, a contribuire alla riduzione delle liste d’attesa e valorizzare la professionalità di tutti i medici italiani. Tale provvedimento consentirebbe di compiere un significativo passo in avanti verso l’universalità e l’uguaglianza delle cure garantite dal SSN.
  • Valorizzazione dei medici - Attraverso un simile intervento di razionalizzazione delle prescrizioni verrebbe poi chiaramente valorizzata la professionalità di tutti i medici, indipendentemente dal loro ruolo nel contesto del SSN e si realizzerebbe una fattiva collaborazione tra i medici di medicina generale e gli specialisti del SSN. Questo particolare aspetto contribuirebbe ad una più rapida riduzione delle liste d’attesa per le visite mediche e le prestazioni sanitarie. D’altronde, la possibilità per i medici di medicina generale di prescrivere questi farmaci che prevedono il piano terapeutico è già prevista per alcune categorie farmacologiche. Non si comprendono pertanto le ragioni per le quali la medesima procedura non possa essere applicata ad altri farmaci, ormai in uso da diversi anni. Si ricordi, inoltre, che nel corso della pandemia da Covid-19, il rinnovo automatico dei piani terapeutici, previsto fino al termine dello stato di emergenza, ha dimostrato come i medici di medicina generale possano prescrivere i farmaci in modo efficace, rinviando in maniera appropriata agli specialisti soltanto i casi che necessiterebbero di tali prestazioni.
 

Di seguito le principali dichiarazioni di Andrea Mandelli:

  • Necessità di professionisti e sburocratizzazione  - Vi è il gravissimo problema di trovare professionisti sanitari e vi è la necessità di avere il supporto della politica per sburocratizzare leggi che si sono affastellate negli anni, leggi anacronistiche che costituiscono una barriera per il cittadino che deve utilizzare i servizi del SSN e per gli stessi professionisti sanitari. Ad esempio l’obsoleta tendenza di far sì che il professore universitario farmacista non possa essere impiegato nel lavoro di farmacista, cosa che avviene per ogni professione. Occorre che le prescrizioni che escono dal pronto soccorso e dalla guardia medica siano ricette a tutti gli effetti, così da avere di conseguenza meno contenziosi nelle farmacie.
Di seguito le principali dichiarazioni di Alberto Spanò:
  • Semplificazione percorsi persone con disabilità - Il disegno di legge è condivisibile in quanto funzionale al conseguimento degli obiettivi del Pnrr, che considera la semplificazione un obiettivo trasversale. In particolare, si apprezza la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti relativi ai percorsi delle persone con disabilità come la riduzione degli oneri amministrativi. L'intelligenza artificiale non potrà mai sostituire la figura del medico di medicina generale, è uno strumento da implementare, ma la figura del medico resta fondamentale. 
Di seguito le principali dichiarazioni di Flavio Civitelli:
  • Carenza di risorse e assenza di investimenti - L'intervento normativo è apprezzabile in quanto si matura l'esigenza da una parte di contenere i costi e dall'altra di prevenire il proliferare di nuove complicazioni burocratiche a carico di famiglie e imprese. Si confida nell'elaborazione tempestiva dei decreti legislativi attuativi ma, al tempo stesso, si osserva che si continuano ad adottare provvedimenti senza incrementare il Fondo sanitario nazionale e senza coperture specifiche. Il provvedimento prevede infatti la clausola di invarianza finanziaria, affidando alle amministrazioni interessate di provvedere all'attuazione nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Senza nuovi investimenti il rischio è che anche queste buone intenzioni possano arenarsi sulle secche della carenza di risorse. 
Di seguito le principali dichiarazioni di Pier Luigi Bartoletti:
  • Proroga ricetta dematerializzata - La ricetta annuale per i pazienti cronici, che definisce il numero di dosi e consente al farmacista di informare il paziente sugli adempimenti, comporta anche una migliore aderenza alla terapia grazie al controllo delle dosi assunte dal paziente e contribuisce ad evitare il fenomeno delle scorte e dell'accaparramento dei medicinali. Devono però essere consentite modifiche sulla temporalità e sul cambio di terapia. L'auspicio è un iter accelerato per intervenire anche sulla proroga della ricetta dematerializzata. 
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