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Camera, Question time. Le risposte del ministro Schillaci
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Camera, Question time. Le risposte del ministro Schillaci

Mercoledì 6 novembre u.s., nell'ambito del Question Time, presso l'Aula della Camera, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha risposto a un ciclo di interrogazioni a risposta immediata.

Mercoledì 6 novembre u.s., nell'ambito del Question Time, presso l'Aula della Camera, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha risposto alle seguenti interrogazioni a risposta immediata:

    • n. 3-05141, a prima firma Foti (FdI), in materia di stato di avanzamento dei decreti attuativi in materia di liste d'attesa ed elementi in merito alle criticità relative all'utilizzo da parte delle regioni dei fondi destinati all'abbattimento di tali liste.
      Di seguito una sintesi delle principali dichiarazioni del Ministro Schillaci:
      • Con il decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2024, convertito dalla legge n. 107 del 29 luglio 2024, che prevede misure concrete per aumentare l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, per la prima volta, la Nazione ha finalmente un progetto strutturale per il governo delle liste d'attesa. 
      • Ora il progetto c'è, i dati ricevuti da Agenas sono confortanti. Uno su tutti, come esempio, il Lazio, con realizzazione di un CUP unico, con stanziamenti mirati, con una giunta determinata ad affrontare concretamente il problema, le prenotazioni sono cresciute in maniera molto significativa. Si segnalano poi le attività in corso per l'istituzione della piattaforma nazionale delle liste d'attesa. A tal riguardo, Agenas ha avviato tutte le attività propedeutiche alla progettazione e alla realizzazione del nodo di interoperabilità con le regioni e le province autonome per la raccolta dei dati che saranno utilizzati per effettuare il calcolo degli indicatori sui tempi di attesa, da esporre al febbraio 2025 nel Portale della Trasparenza di Agenas. Il processo di implementazione della piattaforma è in via di ultimazione.
      • Tra le attività già concluse, la definizione del tracciato per l'acquisizione del flusso per il monitoraggio ex ante delle prestazioni ambulatoriali prenotate in regime istituzionale in attività libero-professionale intramuraria relativamente a 19 prime visite e 96 prestazioni diagnostiche, suddivise in 31 raggruppamenti, nonché la condivisione, con tutte le regioni e le province autonome, delle specifiche tecniche del flusso per il monitoraggio ex ante delle prestazioni ambulatoriali prenotate e la raccolta delle adesioni. Tra le attività in perfezionamento, sono all'attenzione del Ministro, in particolare, le linee guida per la definizione dei criteri di realizzazione del funzionamento della piattaforma predisposta da Agenas. Nel corso del mese di novembre verranno effettuate specifiche prove di acquisizione dei dati mediante la modalità di flusso con diverse regioni. Entro il 10 dicembre si procederà alle prove di acquisizione dei dati. Dal mese di febbraio del 2025 sarà quindi disponibile il cruscotto con gli indicatori di monitoraggio delle liste d'attesa, con i dati relativi a tutte le regioni e le province autonome.
      • Sono prossimi all'adozione tutti i rimanenti decreti attuativi, quindi il processo di attuazione del decreto n. 73 del 2024 è in dirittura d'arrivo, costituisce una riforma fondamentale per garantire a tutti i cittadini il loro diritto alla salute.
      • Recentemente il Ministro ha scritto alle regioni per chiedere, ancora una volta, controlli serrati e rispetto delle leggi. Le liste illegalmente chiuse non dipendono da mancanza di medici, se poi all'arrivo di un giornalista gli ambulatori, le sale operatorie e gli uffici diventano immediatamente operativi e disponibili. Non è più accettabile che i fondi stanziati per le liste d'attesa non siano ancora stati spesi proprio per abbattere le liste d'attesa.

QUI la risposta completa.

    • n. 3-05142, a prima firma Braga (PD), in materia di iniziative urgenti per ricondurre la spesa sanitaria a valori in linea con gli altri Paesi europei e a tutela del Servizio sanitario nazionale, anche in relazione ad un asserito conflitto di interessi del Sottosegretario Gemmato.
      Di seguito una sintesi delle principali dichiarazioni del Ministro Schillaci:
      • Prioritariamente, si smentisce quanto affermato in merito alla riduzione degli investimenti per la sanità rispetto alla ricchezza prodotta dal nostro Paese. La legge di bilancio appena varata dal Governo, all'esame di quest'Aula, stabilisce che il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario standard cui concorre lo Stato è incrementato di un miliardo e 302 milioni di euro per l'anno 2025, ai quali si aggiungono un miliardo e 100 milioni di euro, già stanziati nella legge di bilancio dello scorso anno, e 5 miliardi e 78 milioni di euro per l'anno 2026.
      • Si tratta, poi, di livelli di incremento del Fondo sanitario nazionale che saranno di 35 miliardi nei 5 anni, mai raggiunti negli anni precedenti. Come più volte sottolineato, il dato percentuale del rapporto spesa sanitaria/PIL è influenzato dall'andamento di quest'ultimo, per cui non possiamo augurarci che debba esserci un crollo del PIL per consentire al rapporto di raggiungere il dato percentuale del 7 per cento. Tuttavia, il vero nodo non è tanto e solo il volume delle risorse, quanto la loro efficace allocazione ed utilizzo. La disparità nei servizi sanitari tra le diverse regioni italiane ne è la prova più evidente.
      • È un fatto, inoltre, che tutte le recenti manovre di questo Governo sono impegnate per migliorare le condizioni economiche del personale sanitario e rendere più attrattivo il servizio sanitario pubblico, a cominciare dai settori di maggiore disagio. Nelle leggi di bilancio degli anni 2023 e 2024 è stato previsto un incremento della specifica indennità per il personale della dirigenza medica e del comparto sanità operante nei pronto soccorso, la facoltà di ricorrere a incrementi delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive del personale medico e sanitario, anche con una flat tax del 15 per cento.
      • La legge di bilancio appena varata prosegue su questo percorso, incrementando l'indennità di specificità della dirigenza medica e veterinaria, della dirigenza sanitaria non medica e infermieristica e l'indennità infermieristica di tutela del malato per la promozione della salute. Quello che è mancato in passato è stata una visione sistemica e strutturata. Per anni si è proceduto con interventi spot e misure tampone, che non hanno prodotto certo i risultati sperati. Il Governo sta invece lavorando a una riforma organica, che metta insieme risorse, organizzazioni, efficienza
      • Per quanto riguarda il riferimento al Sottosegretario Gemmato, si precisa che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha escluso la presenza di violazioni normative. Il Sottosegretario stesso ha affrontato la questione di opportunità politica con trasparenza, chiarendo di non avere ruoli gestionali e mettendo le quote a disposizione degli altri soci.
      • Il Governo sta lavorando per un rafforzamento concreto del Servizio sanitario nazionale. La vera sfida è collaborare insieme per garantire a tutti i cittadini, specie a quelli indigenti, il diritto costituzionale alla salute.

QUI la risposta completa.

    • n. 3-05143, a prima firma Quartini (M5S),in materia di iniziative di competenza urgenti in ordine alle deleghe conferite al Sottosegretario Gemmato e in relazione ad un asserito conflitto di interessi.
      Di seguito una sintesi delle principali dichiarazioni del Ministro Schillaci:
      • Con riferimento al quesito posto dagli onorevoli interroganti, si fa presente che, sin dalla nomina del Sottosegretario di Stato per la Salute, onorevole Marcello Gemmato, la Direzione conflitto di interessi dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato, su iniziativa dello stesso Sottosegretario, tutte le procedure previste dalla legge n. 215 del 2004, volte a verificare la sussistenza di eventuali cause di incompatibilità per i titolari di cariche di Governo. Il Sottosegretario Gemmato, a tal fine, ha dichiarato a questa Autorità tutte le partecipazioni societarie in suo possesso, in particolare il 25 per cento di una farmacia, poi diventato 33 per cento dopo un lascito testamentario, e il 10 per cento della società Therapia Srl. Ultimata l'istruttoria, l'Autorità, in sede di adunanza del 15 febbraio 2023, ha dichiarato l'insussistenza di cause di incompatibilità per il Sottosegretario medesimo, ai sensi della menzionata legge. Da ciò deriva, altresì, l'insussistenza di qualsivoglia conflitto di interessi. A ciò va ulteriormente aggiunto che le partecipazioni in proprietà del Sottosegretario risultano minoritarie e non consentono allo stesso di esercitare alcuna attività di direzione o di gestione della società Therapia Srl.
      • Si fa presente, altresì, che le partecipazioni societarie del Sottosegretario sono state rese pubbliche sin dalla precedente legislatura e tra l'altro sono visionabili sia sul portale della Camera dei deputati, sia sul sito Internet del Ministero della Salute, nella sezione “Amministrazione trasparente”. 
      • Si condividono con il Sottosegretario le battaglie sostanziali per l'abbattimento della piaga delle liste d'attesa

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