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Decreto Taglia-Prezzi: il provvedimento per contrastare la crisi ucraina passa all’esame della Camera
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Decreto Taglia-Prezzi: il provvedimento per contrastare la crisi ucraina passa all’esame della Camera

Il testo modificato dal Senato prevede una deroga alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali per medici e operatori sociosanitari ucraini

Barbara Castellano, Relazioni Istituzionali della Sede nazionale

 

Palazzo Madama, giovedì 12 maggio, ha rinnovato la fiducia all’Esecutivo approvando - con 178 voti favorevoli, 31 contrari, e 1 astenuto -  il maxiemendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del DL Taglia-Prezzi ("Conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina", A.S. 2564).

Nel decreto è stato peraltro trasfuso il contenuto del DL n. 38/2022 in materia di accise e IVA sui carburanti (A.S. 2599).

Di particolare interesse, in ambito sanitario, si segnala l'Art. 34 con il quale si deroga alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali per medici e operatori sociosanitari ucraini.

Dalla data di entrata in vigore del decreto, fino al 4 marzo 2023, è consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea.

L’articolo disciplina quindi le procedure e i compiti gravanti su strutture, professionisti e pubblica amministrazione.

La struttura che procede al reclutamento temporaneo dei professionisti sanitari e operatori socio-sanitari, infatti, dovrà trasmettere alle Regioni e alle province autonome i nominativi dei professionisti muniti del Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati che potranno essere impiegati con contratti a tempo determinato o con incarichi libero-professionali, anche di collaborazione coordinata e continuativa.

Rispetto all’esame della normativa comunicato con circolare 52/2022, la fase emendativa ha avuto come esito quello di prevedere per le regioni e le province autonome il compito di curare la conservazione della documentazione ricevuta e quello di istituire un elenco dei professionisti che dovrà essere trasmesso ai relativi Ordini professionali.

In capo ai professionisti, poi, è stato introdotto l’onere di depositare presso la struttura che li recluta la documentazione attestante il possesso della qualifica, munita di traduzione giurata.

Il decreto, del quale è possibile consultare il testo a confronto QUI, passa ora all’esame della Camera dove, il 13 maggio, è stato assegnato in sede referente alle Commissioni riunite VI Finanze e X Attività produttive.

QUI il dossier con le schede di lettura di Camera e Senato.

 

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