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La presidente Barbara Cittadini al Convegno "Empowerment femminile: un catalizzatore della parità di genere"
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La presidente Barbara Cittadini al Convegno "Empowerment femminile: un catalizzatore della parità di genere"

La presidente nazionale Aiop ha preso parte alla Tavola Rotonda svoltasi a Roma il 9 maggio e organizzata da Abbott in collaborazione con le associazioni Healthcare Businesswomen’s Association HBA Italia e Le Contemporanee

L'uguaglianza di genere e l'autodeterminazione di donne e ragazze è, sempre più, un obiettivo globale.
Anche le Nazioni Unite, nell'Agenda 2030, indicano il concetto di empowerment femminile come fondamentale per lo svuluppo della società, dal momento che va di pari passo con l'uguaglianza di genere, presupposto fondamentale per assicurare, a tutti, un futuro migliore.

Nell'ambito della campagna "Dai voce alla tua voce" patrocinata da Aiop e presentata lunedì 9 maggio presso la sala Capranichetta a Roma, la presidente Barbara Cittadini è intervenuta in qualità di relatrice nell'evento dal titolo: Empowerment femminile, un catalizzatore della parità di genere prendendo parte, nello specifico, al panel dedicato alla "Parità di genere, professioni STEM e carriere al femminile nel settore sanitario".

«Sono convinta che le donne siano, inequivocabilmente, portatrici di una visione di sistema differente, che affonda le sue radici in un processo di evoluzione storico-culturale articolato, complesso e, anche, doloroso», così la presidente Barbara Cittadini che ha anche aggiunto «come Presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata, posso dirmi onorata di essere la prima nella storia dell’Associazione a ricoprire questa carica. In tal senso, sono particolarmente orgogliosa di citare la composizione del personale delle strutture sanitarie Aiop, poiché questa dimostra un’attenzione particolare per le questioni di genere e diversità: a livello complessivo le donne rappresentano il 59% delle risorse, mentre sono il 69% tra il personale dipendente. Rispetto a tutto il personale, tra i medici le donne sono più del 30%; tra il personale non medico, le donne sono invece il 70%. Il mio impegno, in qualità di presidente dell’Associazione, non può che essere quello di promuovere, presso tutte le nostre associate, una gestione sensibile alle importanti tematiche oggetto di questo convegno, anche attraverso una comunicazione associativa puntuale di quelli che sono gli interventi del Legislatore.»

Secondo il Conto Annuale Igop della Ragioneria Generale dello Stato del 2021, il 48,1% dei dirigenti medici è donna, dato che sale al 78% per il personale infermieristico.

Se il trend di questa “onda rosa” appare, fortunatamente, in costante aumento - guardando ai soli medici del SSN di età inferiore ai 45 anni i dati mostrano come il 63,5% sia donna – è però doveroso evidenziare come, nei ruoli apicali e di coordinamento, lo squilibrio sia ancora molto evidente.

«Un altro importante gender gap che si deve, con urgenza, colmare è quello che riguarda i percorsi di studio a carattere scientifico» ha evidenziato la presidente Cittadini.

«L'acronimo STEM, dall'inglese science, technology, engineering and mathematics  è un termine utilizzato per indicare le discipline scientifico-tecnologiche.

Già negli anni 2000, negli Stati Uniti, nelle discussioni in merito all'istruzione e alla forza lavoro, si sviluppò l’idea che il futuro fosse Stem e cominciò a nascere il concetto di un gruppo di discipline necessario all'innovazione e alla prosperità del Paese.

In Italia, nonostante quasi 40 anni fa, Marisa Bellisario incoraggiasse le ragazze ad intraprendere percorsi di studio di carattere scientifico, ancora troppe poche donne scelgono corsi universitari in materie STEM.

Da una ricerca della sondaggista Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research emerge che, sebbene il trend sia in crescita, oggi, solo il 22% sceglie corsi universitari in materie Stem, nonostante chi si laurea in queste discipline raggiunga un tasso di occupazione di quasi il 90 %.

È necessario, quindi, aiutare le ragazze, sia in ambito familiare che formativo a costruire percorsi che valorizzino la concretezza delle scelte per il loro futuro e quello del Paese».

Mobilitare le energie femminili per sostenere le donne nel raggiungere il loro pieno potenziale di vita significa, anche, contribuire a costruire un mondo migliore e più equo, e una società in grado di passare dalle disparità di genere alle pari opportunità di leadership.

In allegato il programma del Convegno.

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