Search User Login Menu

Nomenclatore Tariffario: Aiop ascoltata dai vertici della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
2099

Nomenclatore Tariffario: Aiop ascoltata dai vertici della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Aiop, assieme alle altre sigle con le quali si è fatta promotrice di un’azione di sensibilizzazione sui rischi connessi all’approvazione dello schema di decreto che aggiorna le tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, ha evidenziato le criticità metodologiche e di merito insite al provvedimento in occasione di un incontro con il Presidente Massimiliano Fedriga e con l’Assessore Raffaele Donini

 

Sin da quando è stata resa pubblica la bozza dello schema di decreto del cosiddetto Nomenclatore Tariffario, Aiop si è fatta promotrice di un’azione congiunta con le altre associazioni imprenditoriali e dei professionisti - Aris, Andiar, Ansoc, Feder Anisap, Federbiologi – Snabilp Sicilia, Federlab, Sbv, Snr, Cic e Sicop – per sensibilizzare le istituzioni nazionali e regionali, oltre che l’opinione pubblica, sugli effetti e i rischi concreti che il provvedimento, se approvato nella attuale versione, produrrà su tutto il territorio nazionale.

Grazie a questo impegno, lo scorso giovedì 3 marzo, le Associazioni sono state audite, congiuntamente, dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga e dal Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza Raffaele Donini.

Nel corso dell’incontro, la Presidente nazionale Aiop Barbara Cittadini ha avuto l’opportunità di evidenziare tutte le criticità, di metodo e di merito, connesse all’approvazione del provvedimento sul quale mai il Ministero ha interpellato, come previsto dalla normativa, le Associazioni maggiormente rappresentative.

I riconoscimenti previsti sono, infatti, inadeguati e prevedono riduzioni che, per le prestazioni in diminuzione, oscillano dal 30 al 80%, non considerando, tra le altre cose, i significativi incrementi dei costi generali intercorsi dal periodo di elaborazione dello schema di decreto.

Le conseguenze di quanto appena ricordato, saranno percepibili anche sotto un punto di vista occupazionale, mettendo in pericolo il necessario equilibrio finanziario delle strutture sanitarie.

Oltre a tutto questo, il nuovo Tariffario non tiene nella dovuta considerazione aspetti essenziali, come l’obsolescenza tecnologica delle attrezzature e la loro necessaria innovazione.

Come rilevato dalle Associazioni, inoltre, l’attesa operatività, da ormai oltre cinque anni, dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, non può e non deve essere condizionata dall’adozione di un provvedimento di questo genere e non deve essere raggiunta mettendo in crisi altri settori fondamentali con tagli indiscriminati.

La conseguenza di una simile operazione non sarà la migliore fruibilità delle nuove prestazioni: si acuiranno, piuttosto, fenomeni già particolarmente gravosi per la nostra Sanità come l’aumento esponenziale delle liste d’attesa, mandando, contestualmente, in deficit tutte le aziende sanitarie di diritto pubblico e privato.

Il positivo confronto emerso negli interventi del Presidente Fedriga e dell’Assessore Donini ci rende fiduciosi che l’allarme lanciato dalle associazioni possa essere colto, portando ad una auspicata riapertura dei tavoli di lavoro per redigere un tariffario metodologicamente e scientificamente accurato che parta da un approccio condiviso e da una corretta analisi dei costi.

In allegato il position paper presentato dalle Associazioni.

Previous Article Le novità lavoro della settimana (25 febbraio – 03 marzo)
Next Article Il dipendente perde il posto di lavoro anche se utilizza solo in parte i permessi 104 per sue esigenze personali
Back To Top