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Audizione Patto per la Salute
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Audizione Patto per la Salute

Il punto di vista dell’Aiop

L’8, 9 e 10 luglio il Ministero della Salute ha aperto le sue porte ai protagonisti del Servizio sanitario nazionale, per raccogliere idee, stimoli e buone pratiche, per migliorare la sanità pubblica e per promuovere l'innovazione partecipata. Si è trattato di un momento di ascolto e confronto con chi lavora nella sanità o fornisce al settore beni e servizi. Un'occasione di dialogo con i principali protagonisti del Servizio sanitario nazionale.
Il Presidente nazionale Aiop, Barbara Cittadini, è intervenuta in occasione della prima giornata di audizioni che si è svolta presso l’Auditorium della Ministero della Salute, Lungotevere Ripa, evidenziando come il presupposto necessario per un miglioramento complessivo dell’efficienza e dell’appropriatezza nell’utilizzo dei fattori produttivi del Ssn, sia nella sua componente di diritto pubblico che di diritto privato, sia da individuare nel recepimento nel Patto per la Salute dell’art.1 comma 516 della Legge di Bilancio 2019.

Per un miglioramento dell'efficienza e dell'appropriatezza nell'uso dei fattori produttivi, che possa consentire alla componente di diritto privato del Ssn di contribuire a preservare l’universalismo e il solidarismo del Servizio Sanitario Nazionale, Barbara Cittadini ha precisato che il Patto per la Salute debba prevedere un meccanismo di flessibilità rispetto ai tetti di spesa sanitaria imposti dal D.L. 95/2012 (c.d. spending review).
La stessa Legge di Bilancio 2019 ha previsto infatti, all’art. 1 comma 516 lettera f, che si superi il rigido regime imposto dal D.L. 95 del 2012.
La conseguente flessibilità nelle scelte di spesa sanitaria determinerebbe un miglioramento complessivo dell’“ecosistema” sanitario, con ricadute specifiche per ciò che concerne l’attività di AIOP, che riguardano:

• il personale sanitario (non medico): l’erogazione di ulteriori prestazioni rappresenterebbe per l’Ospedalità privata un requisito di sostenibilità economica per intraprendere un dialogo per l’aggiornamento dei contratti degli operatori non medici del comparto. L’aggiornamento contrattuale, in questione, avrebbe un’incidenza pari a circa il 4% del fatturato di tutto il settore.
• la riduzione liste d’attesa: l’aumento dell’offerta di prestazioni sanitarie consentirebbe di ridurre i tempi di erogazione delle prestazioni (c.d. liste d’attesa) a beneficio degli italiani.

Allo stesso tempo, se alla maggiore erogazione corrispondesse una sinergia dell’offerta tra componente pubblica e componente privata del Ssn, il settore nel suo complesso beneficerebbe dei vantaggi competitivi e delle economie di scala derivanti dalla sempre maggiore specializzazione.
Per queste ragioni, AIOP, rappresentata dal suo Presidente, ha precisato che la reintroduzione, nel Patto per la Salute, del criterio della “flessibilità” nelle scelte di politica sanitaria, e, nello specifico, il superamento del D.L. 95/2012, rappresenti una condizione essenziale per un’efficace tutela del diritto alla salute in Italia.
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