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Question time, Camera. Le risposte del ministro Bernini
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Question time, Camera. Le risposte del ministro Bernini

Mercoledì 31 luglio u.s. durante il Question time, presso l'Aula della Camera, il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha risposto all'interrogazione a risposta immediata n. 3-01369, a firma Lupi (Noi Moderati), concernente iniziative per valorizzare gli specializzandi in medicina, anche attraverso una riforma complessiva del sistema formativo di specializzazione. 

Mercoledì 31 luglio u.s. durante il Question time, presso l'Aula della Camerail Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha risposto all'interrogazione a risposta immediata n. 3-01369, a firma Lupi (Noi Moderati), concernente iniziative per valorizzare gli specializzandi in medicina, anche attraverso una riforma complessiva del sistema formativo di specializzazione. 
In particolare, l'interrogante chiedeva di sapere quali iniziative il Ministro intendesse assumere al fine di valorizzare gli specializzandi di medicina anche attraverso atti che prevedano una riforma globale del sistema formativo di specializzazione.
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro:
  • Sull'accesso a medicina  è in corso al Senato la votazione degli emendamenti al disegno di legge unificato che porterà a una riforma. Con il Governo si sta ridefinendo il Sistema sanitario nazionale all'insegna dell'efficienza. Si è a conoscenza della necessità di avere 30mila nuovi medici nei prossimi 7 anni ed è stata aperta la facoltà di Medicina con 4mila nuovi posti. 
  • E' stato precisato che il ruolo delle università, in coerenza con la nuova legge, deve essere quello di provvedere, attraverso le scuole di specializzazione, alla certificazione e alla valutazione delle sole attività formative teoriche svolte per il passaggio di ciascun anno. Resta, quindi, fermo l'obiettivo di rimuovere tutti gli ostacoli affinché gli specializzandi possano quanto prima essere impiegati. Per farlo, è stato previsto che possano svolgere concretamente le loro attività pratiche in tutte le tipologie di aziende sanitarie, assegnando a queste ultime il compito di valutarli sul fronte pratico.Quindi valutazione teorica alle scuole di specializzazione e valutazione pratica alle aziende sanitarie. Al tempo stesso, la valutazione della formazione teorica resta soprattutto in capo agli atenei. 
  • Questo è il giusto equilibrio per poter garantire una formazione di eccellenza, ma che risponda anche all'esigenza di immettere il prima possibile nel sistema sanitario nuovi medici specializzati. Si sta già lavorando a una riforma che colmi il gap esistente in alcuni settori, perché in alcuni ambiti, penso a medicina di emergenza e urgenza e microbiologia, non è tanto la questione di posti a disposizione, come voi ben sapete, ma di attrattività. 
  • Servono dei correttivi, certamente occorre rivedere i contratti di formazione specialistica, in modo da valorizzare sempre esperienze e competenze, ed è quello che stiamo facendo all'insegna della collaborazione con il Ministero della Salute e con tutti i soggetti coinvolti
QUI la risposta completa.
 
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