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Iniziata la campagna di vaccinazione nelle case di cura Aiop
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Iniziata la campagna di vaccinazione nelle case di cura Aiop

Dall’inizio della diffusione della pandemia, Aiop, con senso di responsabilità, ha partecipato ai piani sanitari regionali per contrastare Covid-19, mettendo a disposizione del sistema sanitario strutture e personale per decongestionare gli ospedali di diritto pubblico e gestire eventuali pazienti nei posti letto di Terapia intensiva, per acuti o post acuti.
Si tratta di una della dimostrazioni di come la componente di diritto privato del SSN rappresenti una risorsa fondamentale per il sistema, ancor più in una stagione di emergenza come quella che tutti stiamo vivendo.

Il 27 dicembre in Italia, così come in tutta Europa, è iniziata la campagna di vaccinazione anti Covid-19. Con modalità diverse e in base alle rispettive indicazioni regionali, sono stati e saranno vaccinati i medici e quanti operano nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie di diritto privato.
Gli operatori coinvolti sono stati e saranno, quindi, i medici, tutto il personale non medico (sanitario e non sanitario) e coloro i quali, comunque, lavorano nelle strutture, anche, attraverso società in outsourcing, che gestiscono servizi di pulizia, lavanderia, catering, manutenzione, sicurezza e altro ancora.

È un’importante operazione di prevenzione e di sicurezza sanitaria quella che si sta svolgendo, nella consapevolezza di dovere dare un contributo al funzionamento efficace della complessa macchina di lotta alla pandemia.
Il personale della componente di diritto privato associato ad Aiop, in un processo di integrazione con il pubblico, nelle prossime settimane sarà vaccinato in tutte le Regioni, un traguardo che consentirà di fornire assistenza e garantire ai pazienti standard di sicurezza più elevati. A partire da marzo, poi, la campagna verrà estesa ad altre categorie a rischio e al resto della popolazione.

«Mi sento di escludere – ha affermato il Presidente Cittadini in occasione di un’intervista con Ansa – che si possa correre il rischio registrare un numero elevato di medici ed operatori sanitari che si rifiutino di vaccinarsi.
Confido nel senso di responsabilità del nostro personale sanitario e ritengo quella della vaccinazione una scelta etica coerente con una professione che comporta delle scelte deontologiche che devono essere coerenti a tutela non solo di se stessi ma della comunità
».

Ricordiamo, a questo proposito, le parole di Papa Francesco: «Io credo che eticamente tutti debbano fare il vaccino, è un'opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita degli altri».

Per le strutture sanitarie associate, come componente di diritto privato del SSN, la tutela della salute dei pazienti e della Comunità è una missione, oltre che un dovere Etico: la vaccinazione va vissuta in questo modo.


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